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La Giornata mondiale della salute mentale

Particolare attenzione è data ai disturbi depressivi: in Italia circa il 6% degli adulti riferisce sintomi di questa malattia, ma solo il 60% di chi ha problemi chiede aiuto. Crediti immagine: 422694, Pixabay

ATTUALITÀ – Istituita nel 1992 su iniziativa della World Federation of Mental Health, la giornata quest’anno è dedicata al tema della dignità nella salute mentale e del pronto soccorso psicologico nei casi di crisi. L’obiettivo generale è infatti quello fornire elementi base e informazioni pratiche a coloro che intervengono in prima persona nei casi di emergenza, come i lavoratori della sanità, i lavoratori sociali, gli insegnanti, i vigili del fuoco.

La salute mentale in Italia

In Italia si stima che più di otto milioni e mezzo di adulti abbiano sofferto di qualche disturbo mentale nel corso della loro vita.

Una delle iniziative principali organizzate in occasione della Giornata mondiale della salute mentale è quella promossa da Onda (Osservatorio nazionale sulla salute della donna). Dal 10 al 16 ottobre, più di 140 ospedali, dipartimenti territoriali e centri di salute mentale apriranno le loro porte alle donne. Saranno forniti servizi gratuiti tra i quali visite psichiatriche, colloqui psicologici, test di valutazione del rischio di depressione, punti informativi e distribuzione di materiale (l’elenco degli ospedali e dei centri che aderiscono è disponibile qui).

L’iniziativa, giunta alla terza edizione, è organizzata con il patrocinio della Società Italiana di Psichiatria e della Società italiana di Neuropsicofarmacologia. Tra gli obiettivi vi è quello di favorire l’accesso alle cure e contribuire a superare i pregiudizi che spesso accompagnano questo tipo di disturbi.

Particolare attenzione è data ai disturbi depressivi: in Italia circa il 6% degli adulti riferisce sintomi di questa malattia, ma solo il 60% di chi ha problemi chiede aiuto. Come ricorda Francesca Merzagora – presidente di Onda – la depressione riguarda in Italia 4 milioni e mezzo di persone e i numeri sono in aumento. Questa malattia sistemica, che coinvolge anche il cervello, il cuore e il sistema immunitario, spesso viene diagnosticata molti mesi dopo la comparsa dei primi sintomi. Solo un terzo di chi ne è affetto segue delle terapie, e ciò comporta un peggioramento della qualità della vita, oltre a elevati costi sociali, legati a ospedalizzazione e perdita di ore lavorative. Secondo l’OMS, nel nostro paese i disturbi depressivi unipolari sono tra le prime cause di anni di vita persi per disabilità o morte prematura.

Come indicato nel Piano d’azione per la salute mentale 2013-2020 dell’OMS, nella prevenzione un’attenzione particolare meritano le fasce più giovani della popolazione, poiché il 50% dei disturbi mentali si manifesta prima dei 14 anni di età. Si stima che nel nostro paese gli adolescenti a rischio siano tra il 7-8% della popolazione giovanile.

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