ibernazione – OggiScienza https://oggiscienza.it La ricerca e i suoi protagonisti Tue, 26 Feb 2019 21:56:01 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.8.3 https://oggiscienza.it/wp-content/uploads/2018/11/Logo-OS-quadrato-senza-numeri-150x150.png ibernazione – OggiScienza https://oggiscienza.it 32 32 7193014 Cosa vi siete persi a maggio https://oggiscienza.it/2014/06/02/cosa-vi-siete-persi-a-maggio/ https://oggiscienza.it/2014/06/02/cosa-vi-siete-persi-a-maggio/#comments Mon, 02 Jun 2014 12:29:38 +0000 http://oggiscienza.it/?p=48938 CULTURA – Perché la gente continua a credere a cose false? Dopo il pasticcio di Stamina, pare che Le iene abbiano deciso di cavalcare l’onda della facile indignazione generale di chi crede alle notizie diffuse dalla trasmissione e di chi cerca in ogni modo di smontarle. Questa volta è la nota presunta relazione tra vaccini […]

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Piante Highlander https://oggiscienza.it/2013/05/30/piante-highlander/ https://oggiscienza.it/2013/05/30/piante-highlander/#respond Thu, 30 May 2013 12:50:00 +0000 http://oggiscienza.it/?p=40233 Non bastano centinaia di anni di ibernazione per fermare il potere germinativo delle piante: un gruppo di briofite, piante che non presentano tessuti vascolari lignificati e che oggi possono contare oltre 20.000 specie suddivise in muschi, epatiche e antoceri, sono infatti tornate a germinare dopo il ritiro del ghiacciaio Teardrop, in Canada.

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Non svegliar l’orso che dorme… https://oggiscienza.it/2011/03/02/non-svegliar-l%e2%80%99orso-che-dorme/ https://oggiscienza.it/2011/03/02/non-svegliar-l%e2%80%99orso-che-dorme/#respond Wed, 02 Mar 2011 14:15:24 +0000 http://oggiscienza.it/?p=15762 LA VOCE DEL MASTER - Chi dorme non piglia pesci, ma a volte resta in ottima salute. Questo per lo meno è il caso dell'orso bruno americano (Ursus americanus), una specie il cui lungo letargo è stato oggetto di un'indagine da parte di un gruppo di ricercatori dell'University of Alaska Fairbanks.

La ricerca, recentemente pubblicata su Science, ha infatti evidenziato come, durante i mesi di letargo e nonostante un brusco calo del metabolismo, i paffuti plantigradi riescano a ridurre la temperatura corporea soltanto di pochi gradi, preservando così perfettamente muscolatura e ossatura. Lo studio di questa particolare relazione fra metabolismo e temperatura potrebbe portare in futuro allo sviluppo di nuovi farmaci per noi umani, applicabili in situazioni in cui si richieda uno stato di ibernazione.

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