Su oltre 71mila specie considerate dalla World Conservation Union (IUCN), l’ente che da anni controlla lo stato delle specie minacciate, più di 21mila sono a rischio di estinzione. Ad avere la peggio sono le popolazioni di vertebrati diminuite di un terzo negli ultimi 40 anni.
E i responsabili di questa situazione siamo noi. La nostra impronta fisica sul Pianeta ha ormai raggiunto il 50% delle terre emerse: abbiamo trasformato gli ambienti naturali per le pratiche agricole, l’allevamento e lo sviluppo di insediamenti urbani e industriali, contribuendo, tra l’altro, all’inquinamento e ai cambiamenti climatici. Il tutto in poco tempo: solo tre secoli fa, nel 1700, più del 50% della biosfera si trovava in condizioni selvatiche e il 45% in uno stato seminaturale. Oggi le percentuali sono scese, rispettivamente, al 25% e al 20%.
Anche nel nostro Paese, in cui ci sono oltre il 30% delle specie animali e quasi il 50% di quelle vegetali presenti in Europa, sono a rischio di estinzione il 31% dei vertebrati e il 45% delle piante.