Le estinzioni delle specie non sono una novità per il nostro Pianeta. Negli ultimi 500-450 milioni di anni si sono verificate cinque estinzioni di massa, che hanno causato la scomparsa di un gran numero di specie viventi.
AMBIENTE - L'introduzione di specie aliene in un ambiente non in grado di contenerne la crescita demografica è tristemente nota essere tra le principali cause dell'attuale perdita di biodiversità a livello globale. Uno degli esempi 'da manuale' delle conseguenze disastrose di questo fenomeno è il famoso caso del Boiga irregularis, un serpente arboricolo accidentalmente approdato nei decenni scorsi sull'Isola di Guam, nell'Oceano Pacifico. Dall'arrivo di questa vorace specie si sono succedute ripetute estizioni della fauna locale, e particolarmente pesanti sono state le conseguenze per le popolazioni di uccelli forestali: 10 delle 12 specie che erano presenti sull'isola si sono estinte, mentre le due rimanenti sono state portate al collasso demografico e ora sono strettamente protette in aree in cui viene condotta una quotidiana procedura di eradicazione del predatore. Gli uccelli si sono evoluti in un ambiente privo di predatori arboricoli e dunque non hanno evoluto le strategie antipredatorie necessarie per ridurre le probabilità di cadere vittima dei serpenti
Su Science, Bärbel Hönisch del Lamont-Doherty Earth Observatory e altri ventun biologi, paleoclimatologi, paleo-oceanografi ecc. pubblicano una storia dell’acidificazione degli oceani così come si legge nelle “registrazioni geologiche”, in sostanza nelle carote estratte dai sedimenti marini. Le tracce degli ultimi 180 milioni di anni sono abbastanza leggibili, quelle precedenti sono più ardue da decifrare, ma tutte indicano che il pH dell'acqua di mare calava molto più lentamente di oggi.
Su Science, ventisei autori di venti centri di ricerca sparsi per il mondo paragonano le attuali estinzioni di lucertole con quelle previste dai modelli di evoluzione del clima. Avvertenza: lettura deprimente.