IL CORRIERE DELLA SERRA – Su Science, ventisei autori di venti centri di ricerca sparsi per il mondo paragonano le attuali estinzioni di lucertole con quelle previste dai modelli di evoluzione del clima. Avvertenza: lettura deprimente.
Gli insetti, le zanzare più delle farfalle purtroppo, si adattano facilmente ai cambiamenti climatici. Perché non dovrebbero farlo le lucertole? Sono una vasta famiglia presente da milioni di anni in habitat che vanno delle zone aride alle foreste pluviali, hanno ottimi meccanismi di termoregolazione e sopportano bene la siccità. Possibile che non abbiano le risorse genetiche per sopravvivere a quei 2-3° C in più previsti nel 2080 nel caso raddoppino le nostre emissioni di gas serra? s’è chiesto il gruppo di erpetologi, ecologisti, genetisti, biologi evoluzionisti, bio-informatici ecc. diretto da Barry Sinervo, dell’università della California a Santa Cruz.
Per rispondere, ha raccolto i dati dal 1975 a oggi su 48 popolazioni di lucertole messicane come questo Sceloporus serrifer, in 200 habitat ancora integri e li ha correlati all’aumento delle temperature registrate durante lo stesso periodo. Il 12% è già scomparso . Di questo passo nel 2050 mancheranno il 61% di quelle ovipare e il 66% di quelle vivipare. Correlata con le temperature previste, l’estinzione delle specie sarà del 58% perché alcune popolazioni riusciranno a spostarsi a quote più elevate. Per il resto del mondo, i ricercatori hanno usato le stesse procedure con 1.219 popolazioni di 34 specie su quattro continenti. Risultati meno sconfortanti: nel 2080 dovrebbe mancare “soltanto” il 39% delle popolazioni e il 20% delle specie.
A noi sembra un bel lavoro per l’interdisciplinarità, la qualità e la quantità dei dati, e un modello più accurato dei precedenti di come le popolazioni variano nel tempo insieme alle condizioni del loro ambiente (alle marmotte piace caldo, per esempio). Da perfezionare ovviamente, per migliorare le capacità predittive della teoria dell’evoluzione o di quella del riscaldamento globale in tanti settori, magari legati alla nostra sopravvivenza come l’agricoltura o la pesca.
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Domanda:
Il boomerang di Barry Servino et al. sarà altrettanto vilipeso della mazza da hockey da chi vuol continuare ad accumulare profitti inquinandoci la Terra e crepino le lucertole?