archiveIL CORRIERE DELLA SERRA

Indagato a perpetuità

IL CORRIERE DELLA SERRA - In un articolo su Nature del 1998, Michael Mann, Raymond Bradley e Malcolm Hughes "propongono un metodo" per aggregare alcune serie di dati dai quali sono estrapolate le temperature nell'emisfero nord. Ne risulta la curva del grafico sopra, detta "a mazza da hockey" per l'impennata nel Novecento. Ha grandi margini d'incertezza fino all'uso dei termometri standard, spiegano gli autori, ma si tratta di un primo tentativo. Ne fanno un secondo l'anno dopo, il metodo piace, si diffonde, viene via via migliorato e produce decine di mazze analoghe, l'ultima il 16 agosto scorso

La rivoluzione dov’è?

IL CORRIERE DELLA SERRA - L'esperimento era stato proposto nel 1997 da Kirky per verificare una tesi sostenuta dal fisico danese Henrik Svensmark in vari articoli e nel libro di "cosmoclimatologia" The Chilling Stars. In breve, è questa. Quando aumenta il magnetismo o vento solare, i raggi cosmici ad alta energia in arrivo dal resto della galassia - da non confondere con quelli del Sole trovati da PAMELA - penetrano meno abbondanti nell'atmosfera. Siccome sarebbero determinanti per la formazione di nubi basse, dice la tesi, dando agli aerosol presenti in atmosfera l'energia necessaria per fare da nuclei di condensazione del vapore acqueo. In loro assenza ci sarebbe una scarsità di nubi basse, e questa scarsità causerebbe la quasi totalità del presente riscaldamento globale

Persistenza

IL CORRIERE DELLA SERRA - Il vantaggio, per gli utenti alle latitudini medio-basse s'intende, della longevità dei POP nell’ambiente è che col tempo e i venti venivano trasportati in alta quota fino al circolo artico dove l’aria fredda li faceva precipitare, con gravi danni per la salute dei locali umani e non. Con il tempo e le norme restrittive, la loro concentrazione nell’aria polare era calata, restavano intrappolati nei ghiacci e nel mare. Ma gli ecologisti avevano previsto che il riscaldamento globale, più marcato nell'Artide, avrebbe portato i POP più volatili a evaporare. Jianmin Ma e i suoi coautori hanno raccolto le analisi dell’aria fatte nel Nunavut canadese e nell'arcipelago norvegese delle Svalbard negli ultimi vent’anni ed è andata proprio così. Dal 2005 i POP, compresi i policlorobifenili e l’esaclorobenzene, sono aumentati, scrivono, complici

L’arte di troncare la curva

IL CORRIERE DELLA SERRA - Una tendenza climatica si determina su 25-30 anni per riuscire a distinguere le variazioni dovute a fenomeni naturali - eruzioni vulcaniche, cicli solari, oscillazioni delle correnti oceaniche ecc. - da quelle dovute alle emissioni di gas serra e di particolati. L'onestà scientifica vieta di scegliere gli intervalli di tempo che confermano i propri pregiudizi, ma è lecito chiedersi come mai certi intervalli non somigliano agli altri. Dopo il 1998 surriscaldato da un Niño eccezionale, le temperature al suolo sono variate in su e in giù, ma la media sembra piatta fino al 2008 rinfrescato da una Niña eccezionale. Lo "iato decennale" è stato analizzato da due geologi ambientali, Robert Kaufmann e Michael Mann (un omonimo, non quello della ricostruzione delle temperature passate a forma di mazza da hockey), e da due economisti dell'energia, Heikki Kauppi e James Stock.

Un’altra mazza da hockey

IL CORRIERE DELLA SERRA - Come la curva delle temperature dal 1400 in poi pubblicata nel 1998 - la prima di molte mazze da hockey - l'articolo sui PNAS di Andrew Kemp, Ben Horton, Jeff Donnelly, Michael Mann, Martin Vermeer e Stefan Rahmstorf confronta e unisce diverse serie di dati e propone un modello per inserirle nel quadro più ampio del riscaldamento globale e degli altri cambiamenti climatici. I primi tre autori hanno estratto carote lunghe 2,5 metri dai sedimenti due paludi salmastri del North Carolina. Quando il livello del mare si alza, le paludi fanno altrettanto perché trattengono i sedimenti in entrata. Tra questi, i gusci di foraminiferi la cui densità in ogni centimetro cubo di carota fornisce una buona approssimazione del livello del mare in passato. Le cose non essendo mai semplici, quella costa s'è abbassata di circa 2 metri in 2000 anni, per via dell'assestamento post glaciale, un calo da sottrarre all'altitudine raggiunta dalla palude. Più a nord, nel Massachusetts, l'assestamento ha avuto l'effetto opposto...

Il manifesto del PDF

IL CORRIERE DELLA SERRA - I temi del nucleare e dell'acqua privata o pubblica sono collegati tra loro e alle emissioni di gas serra, al riscaldamento globale e al suo effetto sulle risorse idriche e sulle rese agricole. Con alcune amiche del PDF (Partito Delle Fifone) li colleghiamo pure al disarmo atomico, e vista l'aria bellicosa che si respira tra India e Pakistan e in altri posti, vogliamo più ricerca sui nuovi tipi di reattori, sopratutto quelli che riciclano l'uranio e magari il plutonio delle testate atomiche. Ragioniamo così. Con l'aumento della CO2 in atmosfera, gli eventi meteo "estremi" stanno diventando più frequenti. Se l'anno scorso è stato brutto, questo è partito male. In Europa occidentale, è in corso la quarta siccità dall'inizio del secolo, quella nel sud-est degli Stati Uniti è "senza precedente" nella loro (breve) storia. Quella cinese è la peggiore da mezzo secolo: il governo ha ordinato di aprire l'invaso delle Tre Gole, rinunciando a parte dell'energia elettrica prodotta dalla diga perché nell'ultimo tratto lo Yangtze era a secco, i trasporti fluviali bloccati, metà porto di Shanghai inutilizzabile

2010: record di emissioni di CO2

NOTIZIE - L’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA) ha pubblicato i dati relativi alle emissioni di CO2 dello scorso anno: 30,6 gigatonnellate, il 5% in più del 2009 a un passo dal limite di 32 gigatonnellate stabilito per il 2020.

Refusi e diplomazia

IL CORRIERE DELLA SERRA - Nel gennaio 2010, un blog rivelava la clamorosa esagerazione degli scienziati già travolti scandalo dallo scandalo "Climategate". La realtà era diversa da come veniva riferita e ancora più bizzarra. Nel volume 2 del rapporto, intitolato Impatti, adattamenti e vulnerabilità, si legge: Glaciers in the Himalaya are receding faster than in any other part of the world (see Table 10.9) and, if the present rate continues, the likelihood of them disappearing by the year 2035 and perhaps sooner is very high if the Earth keeps warming at the current rate. Its total area will likely shrink from the present 500,000 to 100,000 km2 by the year 2035 (WWF, 2005)
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