CRONACA – Secondo un recente report pubblicato da Greenpeace alcuni prodotti sportivi dei mondiali di calcio 2014 in Brasile, oltre ad altri provenienti dalle linee ufficiali del merchandising di Adidas, Nike e Puma conterrebbero concentrazioni significative di sostanze chimiche considerate tossiche, come perfluorcarburi (PFC), nonilfenoletossilati (NPE) ftalati e dimetilformammide (DMF), che nell’utilizzo di questi prodotti vengono rilasciate nell’ambiente e possono facilmente risalire la catena alimentare e arrivare all’uomo.
L’approfondimento di Cristina Da Rold.
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