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Storie fuori dall’ordinario: 7 webserie di fantascienza

Accanto a progetti decisamente amatoriali, ce ne sono molti di grande qualità.

STRANIMONDI – Ok, Netflix ha cambiato il nostro modo di guardare la tv. Ma non ha solamente cambiato le nostre abitudini – la tv on demand – ma ha anche profondamente cambiato il modo di immaginare le serie (che non chiamiamo più telefilm), di scriverle, di girarle. È cambiato il linguaggio e forse, ma ce lo diranno gli studiosi di mass media, siamo di fronte alla nascita di una nuova forma di intrattenimento (arte?). Se però volete prendere una boccata d’aria diversa da ciò che si respira in quello che è fondamentalmente un oligopolio formato da Netflix, Prime Video e pochissimo altro, siamo andati a guardare cosa ha proposto in questi anni la frangia più indie degli sceneggiatori e dei registi. Quelli, per semplificare, che si autofinanziano su kickstarter o simili, che non finiscono sulle piattaforme più note, ma sono disponibili su canali YouTube o Vimeo.

Accanto a progetti decisamente amatoriali, ce ne sono molti di grande qualità. Certo, non potranno contare su budget elevati, con un diretto riflesso su effetti visivi, computer grafica e location scelte per girare. Ma l’originalità è anzi talvolta stimolata dalle limitazioni con cui la produzione si deve scontrare, spesso condensata in episodi di pochi minuti (e quindi perfetti anche per una pausa o un breve tragitto da pendolare). Ecco 7 webserie di fantascienza che vi consigliamo, in nessun ordine particolare.

Collider (2013)

Un esperimento in corso al CERN di Ginevra potrebbe causare una delle più grandi catastrofi della storia. Il fisico Peter Ansay è l’unico che abbia capito davvero cosa sta succedendo e quali sono le potenziali conseguenze. Con una premessa forse non originalissima, ma che dà spazio ad alcune delle teorie tra il complottismo e l’ignorante che periodicamente si affacciano sui media a proposito della potenza di LHC, Collider non è solamente una webserie, ma un progetto transmediale che ha prodotto anche un film (di cui qui sopra vedete il trailer), un fumetto e un videogioco. Scoprite tutto su www.colliderworld.com

Neibauer (2013)

Cosa succederebbe se i morti si potessero reboottare come un computer? Anche se solo per cinque ore, nel mondo di Neibauter questo è possibile e permette al protagonista Gene Neibauer di svolgere la propria attività di “post mortem detective”. La serie, di cui sono a disposizione le prime due stagioni, è un ottimo esempio di quello che si può fare con pochi mezzi e molte idee: una narrazione originale, visivamente non eccezionale ma capace di restituire il feeling di un hardboiled fantascientifico di sicuro impatto, retto anche da una buona recitazione. Tutto visibile sul canale YouTube.

Anamnesis (2015)

Quattro diverse persone condividono i propri sogni, soprattutto incubi, come se si trattasse di premonizioni su quello che accade durante la veglia. Una storia molto ben scritta che ricorda vagamente Sense8 affidata a un cast davvero di ottimo livello, Anamnesis è una di quelle storie di fantascienza al confine con il fantastico e il mistery à la Stephen King. Di fatto, un film di lunghezza tradizionale (1 ora e 15 circa) spalmato su 5 episodi. www.anamnesis-series.com

Kosmos (2016)

Forse la meno originale delle webserie che abbiamo scelto, ma una delle migliori sotto il profilo tecnico. Kosmos affronta un tema come il fine vita dandogli un tocco fantascientifico grazie a uno dei più classici escamotage: una tecnologia genetica futuristica. Il quid attorno a cui ruota tutta la vicenda è Amy, la moglie del protagonista, che si trova in stato comatoso e che alcuni vorrebbero invece morta definitivamente. Ma sullo scontro tra sentimenti umanissimi gioca un peso fondamentale anche un mistero che si dipanerà nelle cinque parti della serie. Canale Youtube.

The 4th Door (2015)

Se la morte fosse un luogo? Apriamo la quarta porta per scoprire le conseguenze di questo spunto narrativo. Ecco una di quelle serie che si possono vedere solo in modo monco, perché nata dal marketing di Verizon, azienda di telecomunicazioni USA che ha lanciato la propria app mobile GO90 qualche anno fa (disponibile solo negli USA). Per questo motivo, però, il budget non è proprio così basso come nelle altre webserie, ma ha permesso di attirare anche attori di buon livello professionale come Monique Coleman (High School Musical) e può avvalersi di un’apparato visuale davvero originale e di qualità. Il grande successo della serie creata da Tony Valenzuela, uno che ha lavorato molto in televisione e ha flirtato con il cinema di genere, ha spinto lo stesso regista a rendere comunque disponibili i primi quattro episodi della serie sul proprio canale YouTube.

World Away (2015)

Questa serie in sei episodi va a esplorare il territorio psicologico che una missione di sola andata su Marte si porterà inevitabilmente dietro. Elias Campbell e Maxim Gertler-Jaffe, i due creatori, si sono proprio ispirati all’annuncio di Mars One Project, un progetto di un’azienda privata di portare qualcuno sul Pianeta Rosso, per immaginare le reazioni della protagonista alla propria partenza e le difficoltà di gestire le relazioni con chi, invece, rimane. Grande fotografia, ottima recitazione e qualità praticamente da Netflix. Il sito ufficiale: www.worldawayseries.com

SOS (2016)

Non poteva mancare all’appello anche un genere, la satira, che è tra i più gettonati dalle webserie. In questo caso siamo nel filone del post-apocalittico, dove i due unici sopravvissuti alla catastrofe di turno sono due ragazzi inglesi non particolarmente intelligenti (per usare un eufemismo). Le loro avventure sono un crescendo di comicità e grottesco, oltre che una presa per i fondelli godereccia dei cliché del genere. 13 episodi, tutti disponibili sul sito ufficiale, che funzionano soprattutto per la bravura dei due attori protagonisti e per la scrittura non banale del copione.

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Marco Boscolo
Science writer, datajournalist, music lover e divoratore di libri e fumetti datajournalism.it