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Anche le balene si abbronzano

Siamo gli unici animali che si spalmano la crema solare, ma a quanto pare non i soli che si abbronzano per proteggere la propria pelle. Lo ha spiegato un nuovo studio pubblicato su Nature, che ha indagato gli effetti dei raggi ultravioletti sulle balene scoprendo che non solo diventano più scure al sole, ma che accumulano danni alle cellule epiteliali invecchiando esattamente come capita a noi.

La visione ultravioletta dei granchi

AMBIENTE - Comodamente seduto su un anemone, il granchio, rimasto immobile fino a quel momento, allunga con sicurezza una chela, afferra del plancton e se lo porta alla bocca. Una scena non particolarmente interessante se non fosse per un dettaglio: siamo circa 500 metri sotto il livello del mare e il mondo qui è quasi completamente al buio. A queste profondità, dove la luce del sole non arriva, la vista dei granchi sarebbe particolarmente sensibile nel blu e nell’ultravioletto, lunghezze d’onda alle quali è possibile apprezzare il fenomeno della bioluminescenza. In questo modo, vedendo un colore più che una forma, i granchi sarebbero dunque in grado di riconoscere gli organismi che si muovono intorno a lui e di discriminare ciò che è cibo commestibile da ciò che non lo è. “È come se associassero un colore a ogni tipo di cibo”, dice Sönke Johnsen, biologo della Duke University, tra gli autori dell’articolo pubblicato online su Journal of Experimental Biology in cui vengono riportati questi risultati. “Il corallo tossico, infatti, produce una bioluminescenza blu-verde mentre il plancton, di cui si cibano, appare blu”.