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Pipistrelli decimati

Gli Stati Uniti mettono in atto precauzioni per arginare l’epidemia che sta uccidendo i pipistrelli



Api, rane, e adesso i pipistrelli: alcune fra le specie animali più care all’immaginario comune stanno morendo. Ora è la volta dei pipistrelli, mammiferi dalla fama sinistra, eppure incredibilmente importanti per l’ecosistema. Responsabile della recente moria è, come nel caso delle rane, un fungo della pelle. La “sindrome del naso bianco” è un micete che colpisce la pelle del muso e delle ali dell’animale portandolo alla morte – probabilmente per fame -. Nelle caverne dove la malattia è stata osservata, la mortalità degli individui si aggira fra il 75 e il 100%.

La sindrome ha già causato la morte di oltre 500.000 esemplari. Per questo motivo il U.S. Forest Service ha deciso di chiudere all’attività umana molte grotte e caverne, dove questi animali si ibernano, in venti stati americani e, nel mese a venire, in ancora altri tredici.

La patologia è stata osservata la prima volta un paio di anni fa e si è rapidamente diffusa. Gli scienziati pensano che la trasmissione avvenga da animale a animale ma ora c’è il sospetto che anche l’essere umano contribuisca a peggiorare l’infettività.

L’arrivo dell’estate potrebbe rendere il fungo meno aggressivo, visto che è attivo solo sotto i 20°C, ma i biologi temono comunque che le morti non cesseranno molto presto. “Molti di questi pipistrelli sono così compromessi fisicamente che mostreranno comportamenti anomali come per esempio volare durante il giorno o cadere a terra mentre stanno morendo,” ha dichiarato Scott Darling biologo del Vermont state wildlife.

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Federica Sgorbissa
Federica Sgorbissa è laureata in Psicologia con un dottorato in percezione visiva ottenuto all'Università di Trieste. Dopo l'università, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Da qui varie esperienze lavorative, fra le quali addetta all'ufficio comunicazione del science centre Immaginario Scientifico di Trieste e oggi nell'area comunicazione di SISSA Medialab. Come giornalista free lance collabora con alcune testate come Le Scienze e Mente & Cervello.