SALUTE

La rivincita delle bionde

Per descrivere gli effetti benefici sulla salute di un consumo moderato di vino (più o meno veri) si sono usati fiumi di inchiostro, ma ora anche la birra si prende la rivincita sul collega “nobile”: sembra infatti che abbia ottime conseguenze sulle nostre ossa

NOTIZIE – Doveva esserci un clima festaiolo, o se non altro odore di bettola, nei laboratori del Department of Food Science & Technology, nell’Università della California, durante le fasi di ricerca sulle proprietà della birra. I risultati dello studio, pubblicati sul numero di febbraio del Journal of the Science of Food and Agriculture, dimostrano che la birra è la maggiore fonte in campo alimentare di silicio per il nostro organismo.

I ricercatori hanno analizzato un centinaio di birre in commercio per determinare la relazione tra i metodi di produzione e il contenuto di silicio risultante, presente nella birra in forma solubile. La media del livello dell’elemento chimico  nei campioni varia tra i 6,4 e i 56,5 milligrammi per litro. Rispetto ad altre sostanze, la bevanda rappresenta addirittura la maggiore fonte di silicio nella dieta occidentale.

Secondo gli autori dello studio i fattori della lavorazione  che influenzano i livelli di silicio nella bevanda finora non erano stati studiati a sufficienza. La ricerca ha preso in considerazione anche l’impatto delle impurità durante la birrificazione, e ogni singolo elemento, come il luppolo. I campioni del cereale analizzati hanno mostrato un livello sorprendentemente alto di silicio, che batte quello contenuto nel malto di quattro volte.

Il silicio è un elemento chiave per aumentare la densità delle ossa; secondo il National Institute of Health (l’Istituto nazionale di sanità americano), il silicio alimentare (Si) nella versione solubile, potrebbe essere importante per la crescita e lo sviluppo delle ossa e del tessuto connettivo. Lo studio suggerisce che un moderato consumo di birra potrebbe aiutare a combattere l’osteoporosi, una malattia del sistema scheletrico che porta a un deterioramento del tessuto osseo e a una riduzione della densità minerale.

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