CRONACA

Terremoto del Cile: l’origine nella stessa zona del sisma del 1960

La zona del terremoto del Cile del 27 febbraio 2010 (Volkan Sevilgen, US Geological Survey; Jian Lin, Woods Hole Oceanographic Institution; e Ross Stein, US Geological Survey)

Secondo i geologi del Woods Hole Oceanographic Institution (WHOI) il terremoto che ha colpito il Cile il 27 febbraio è partito da una zona già sotto tensione.

NOTIZIE – Il recente terremoto del Cile si è scatenato al confine tra la placca di Nazca e la placca continentale dell’America meridionale, che convergono molto rapidamente, alla velocità di circa 80 millimetri all’anno: la placca di Nazca si è spinta sotto la placca continentale provocando l’innalzamento del fondo oceanico e dando origine a un sisma 300-500 volte più intenso di quello di Haiti del 12 gennaio.
Già nel 2004 Jian Lin e colleghi del Woods Hole Oceanographic Institution (WHOI in Massachusetts) si erano accorti che il terremoto di magnitudine 9,6 del 1960 aveva creato una zona di forte stress lungo l’interfaccia tra le placche, agli estremi nord e sud della frattura. L’epicentro del terremoto del 1960, che fu il terremoto più intenso mai registrato, si trova a qualche centinaio di chilometri a sud dell’epicentro del recente terremoto. Il terremoto del 1960 uccise 1655 persone in Cile e scatenò uno tsunami che attraversò il Pacifico uccidendone altre 61 alle Hawai e 185 in Giappone. Il terremoto di sabato scorso ha acquistato intensità proprio all’estremo settentrionale della frattura del 1960.
Questa concomitanza di eventi si è già verificata nel passato: per esempio il terremoto di Sumatra del 26 dicembre 2004 di magnitudine 9 fu poi seguito da un altro sisma di magnitudine 8,7 che si scatenò il 28 marzo dell’anno successivo proprio all’estremo settentrionale della frattura.
Sembra quindi che nelle zone di forte tensione, dove è già avvenuto un terremoto di elevata intensità, sia più probabile che ne avvengano altri. La scienza non è ancora così sofisticata da poter prevedere l’intervallo fra un sisma e l’altro (tre mesi o 50 anni o altro), ma la predisposizione di una certa zona ai terremoti è abbastanza certa e deve essere tenuta in considerazione: il terremoto di Haiti, per esempio, ha intensificato la tensione a est della faglia di Enriquillo, aumentando le probabilità di un ulteriore terremoto entro un raggio di 5 chilometri da Port-au-Prince, la capitale di Haiti.

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