CRONACA

La fisica del fango

Utilizzando diversi terreni artificiali creati in laboratorio e la risonanza magnetica, due fisici di Parigi hanno studiato come avviene l’evaporazione dal suolo. Questo permetterà di comprendere meglio le proprietà del suolo e contribuire, fra le altre cose, a migliorare le tecniche agricole.

NOTIZIE – I ricercatori Philippe Coussot e Pamela Faure dell’Università di Parigi Est hanno creato tre tipi diversi di terreno composti da palline di vetro del diametro di 300 micron e dei materiali morbidi per tenerle unite. Due dei terreni sintetici sono tenuti insieme da creta, in un caso caolina e nell’altro bentonite, per il terzo hanno invece usato del gel per capelli. La creta è formata da particelle allungate  mentre il gel è composto da bollicine sferiche che galleggiano nell’acqua.

I tre diversi terreni sono stati messi in un cilindro di 34 millimetri di diametro e lasciati seccare, osservandoli con la risonanza magnetica per vedere come l’acqua evapora. La conclusione è che la velocità di evaporazione dipende dalle proprietà del materiale che sta tra le palline: il campione che evapora più velocemente è quello con la caolina, poi viene la bentonite e infine quello con il gel. La dimensione delle palline è irrilevante.

Nell’agricoltura l’evaporazione del terreno è un importante fattore che condiziona la produzione e potrebbe diventare ancora più importante in conseguenza del riscaldamento globale. Il terreno naturale consiste di una miscela di particelle più o meno grandi; all’inizio si secca a un tasso abbastanza regolare e poi, dopo questa fase, il tasso di evaporazione diminuisce progressivamente. La durata delle due fasi dipende molto dalla composizione del suolo ma non si sa ancora quali componenti siano più determinanti di altri.

Questo studio permetterà di comprendere meglio questi processi. Inoltre i ricercatori propongono anche di aggiungere al terreno normale del terreno artificiale contenente gel in grado di mantenersi umido più a lungo. Altre applicazioni potrebbero venire per la produzione di cemento e vernici.

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