IL PARCO DELLE BUFALE

10:23 – Caramelle

OMEOPATIA – Tutti vorremmo far prendere agli altri i nostri rimedi alternativi, un grog contro il raffreddore, ma a nessuno di noi vien in mente di dare saccarosio in pillole o 6 gocce d’acqua tre volte al dì a un bambino deidratato dal colera, vero? Vero?

Volontari arrivano ad Haiti per fare proprio quello, sono di Homeopathy World Community o di Homeopathy without Borders North America. L’Organizzazione mondiale della sanità e le altre Ong umanitarie li tengono lontani dai propri ospedali, così costruiscono ambulatori con a fianco la scuola infermiere. Locali puliti, arieggiati, niente strumenti complicati e minacciosi, niente corsie dall’odore acre, niente ricoveri. Posti allegri, con i giocattoli, una piccola foresteria per ospitare chi è venuto da lontano e riparte l’indomani. Ce ne sono in Bolivia, Sri Lanka, India, ex-Jugoslavia, Africa subsahariana, senza contare le iniziative individuali.

D’altronde mettetevi nei panni di una madre in Kenya o in Tanzania o in un altro paese dove ricorrono malattie tremende. I vaccini fanno venire un po’ di febbre, i farmaci hanno effetti collaterali. Magari ci vogliono varie iniezioni, il vostro bambino ne vede altri piangere, ha paura. La pillolina dolce gli piace molto invece, sorride, ne vuole ancora. Tornate a casa felici tutti e due, adesso è protetto o domani sarà curato dalla malaria, dalla meningite fulminante, dalla schistosomiasi, dall’AIDS…

No. Eppure sorrideva, come la giovane dottoressa tanto carina, e gli avete dato la medicina nuova. Non quella di un’agenzia dell’Onu o di Medici senza frontiere, vecchia, mandata in Africa perché i ricchi non la usano più. Con i vostri occhi, sui muri dell’ambulatorio avete visto grandi foto a colori, vetrine di farmacie a New York, Berlino, Londra, tutte omeopatiche. Se sta male, deve essere per colpa vostra, o del destino, quella medicina è migliore che ci sia.

Adesso chiedete a un omeopata italiano se prescrive i propri rimedi come profilassi, prevenzione o terapia contro infezioni da virus o da vermi, tumori, ferite da mina anti-uomo, neurodegenerazioni o malattie tropicali che non vorremmo ci rovinassero la vacanza. Mai e poi mai. Nessun omeopata al mondo. In questi casi vi consiglia di rivolgervi alla medicina “moderna” che però disprezza e si sforza di cambiare. Il fatturato aumenta infatti, insieme agli omeopati che portano al terzo mondofarmaci di prima classe” e sofferenze evitabili. A volte lo fanno per soldi, come i promotori mandati da una multinazionale ad aprirle “nuovi mercati”. Più spesso per la stessa rivolta contro l’ingiustizia che spinge noi a impegnarci in altre Ong. La dottoressa è ambientalista, no-global, vegetariana, pacifista. Saremmo amiche se quel bambino potesse sorridervi ancora.

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