Bar Karma è una nuova serie televisiva creata da Will Wright (inventore di The Sims e Spore) e che presto andrà in onda su Current. E sarà la prima serie interamente basata sul crowdsourcing, ovviamente via Internet
WEB & NEW MEDIA – Non esiste un genere narrativo (che si tratti di libri, fumetti, film o serie TV) che vanti un fandom così coeso come la fantascienza. Gli appassionati del genere, ora anche (e soprattutto) grazie alla Rete, si raccolgono naturalmente in folte community pronte tanto a osannare quanto a fare le pulci a ogni rappresentazione che tocchi temi a loro cari. L’idea di Will Wright è stata di sfruttare questo supercervello in modo analogo a quello che succede già in altri ambiti, come quello scientifico.
Così è nato Bar Karma, una serie dove gli episodi ruotano attorno, appunto, a un bar. L’idea alla base della serie è che questo locale si trova fuori dal tempo e dallo spazio (si potrebbe dire Ai confini della realtà) e che il suo barista è un uomo di 20.000 anni. Ora, essendo il barista il mestiere che trasforma le persone in personificazioni della saggezza, possiamo solo immaginare che tipo di persona possa essere uno che lo fa da 20.000 anni e cosa sia in grado di fare.
I produttori hanno scaricato questo problema sulla Rete, chiedendole di scrivere gli episodi.
Immaginate però quale confusione si scatenerebbe se la produzione dovesse scegliere tra centinaia di copioni che entusiasti non professionisti inviano a ripetizione sperando di vedere riconosciuta la loro creatività. Tra di loro potrebbe esserci anche il nuovo Richard Matheson, ma come evitare che il suo contributo sia fagocitato da altri non altrettanto brillanti?
Qui entra in gioco il genio di Wright, che ha progettato un software on-line, StoryMaker Engine che consente di scegliere i personaggi e costruire la propria storia. Ogni utente può decidere vari dettagli, persino la musica, e il primo giudizio che dovrà affrontare sarà quello dei suoi “pari”, che voteranno le storie determinando una classifica. Le migliori sceneggiature saranno effettivamente girate, questa volta da un team di professionisti, e trasmesse in televisione: la prima serie è appena cominciata.
Il tutto è però un “sistema aperto”, nel senso che oltre a votare gli altri aspiranti sceneggiatori sono invitati a creare intrecci più ampi di quelli relativi al singolo episodio, visto che si tratta pur sempre di una serie e quindi, anche se gli episodi sono a sé stanti devono in qualche modo essere coerenti fra loro. Ogni autore deve quindi fare bene attenzione a quello che fanno gli altri.
Non è un caso che la serie vada in onda su CurrentTV, nata per favorire la diffusione degli user generated content a livello televisivo ma, malgrado non sia la prima volta che l’industria dell’intrattenimento si rivolge alla Rete, mai si era arrivati a questo livello di coinvolgimento e d’investimento. Ad esempio il film del 2006 Snakes on a Plane, per citare il caso più recente, si era avvalso sì di feedback dalla rete, fino a rigirare alcune scene ma, paradossalmente, il suo “successo” è stato il fatto di essere talmente assurdo nelle premesse che la sceneggiatura poteva veramente diventare un gioco per gli appassionati di B-movie.
Bar Karma invece è interamente basato sulla creatività degli utenti e inoltre è una serie, quindi come tale deve durare e vincere la sfida di un ampio pubblico, non può contare solo sulla base di screenwriter amatoriali che vogliono ammirare il prodotto delle loro fatiche.
La seconda puntata, la prima basata su una storia scritta da un utente (Jason Lee Holm, programmatore dell’Ohio), parla dell’autore di un libro per bambini preoccupato all’idea che la sua opera possa, in qualche modo, avere conseguenze politiche tali da portare il mondo a una nuova e disastrosa recessione. Viaggerà nel tempo e nello spazio per incontrare James Anon, il barista millenario interpretato da William Sanderson (già visto, per rimanere nella sci-fi, in Blade Runner e nella versione degli anni ’80 di Ai confini della Realtà), e cercare di capire assieme a lui come dovrebbe comportarsi. Bar Karma sembra quindi anche un modo originale per reinventare il classico viaggio nel tempo, restyling più che necessario, visto che i fisici sembrano aver risolto il suo paradosso più narrativamente fecondo.
Qui di seguito la clip di presentazione della serie. Purtroppo è impossibile per ora accedere dall’Italia alla sezione creativa del sito dedicata a Bar Karma, quella che contiene anche il software di Wright. Potete comunque dare una sbirciata utilizzando un web-proxy.
Ecco il link