AMBIENTE – Alle Olimpiadi di Londra è andata meglio. Con ventotto medaglie, l’Italia si è classificata ottava, quarta tra gli Stati dell’Unione Europea. Diverso piazzamento nel medagliere europeo per la gestione dei rifiuti: il nostro Paese è quasi in fondo alla classifica, al ventesimo posto. È quanto emerge dalla classifica sulla gestione dei rifiuti stilata dalla Commissione europea a inizio agosto.
A ogni Paese dei 27 sono attribuite bandiere rosse, arancioni e verdi in base a 18 criteri che vanno dal totale dei rifiuti riciclati alle violazioni delle normative europee. L’Italia ha collezionato 9 bandiere rosse, 6 arancioni e solo 3 verdi. È stata bocciata, tra l’altro, per le deboli politiche per la prevenzione dei rifiuti e per l’inadeguatezza delle strutture per il trattamento dei rifiuti. La nostra gestione dei rifiuti si caratterizza ancora per un elevato utilizzo delle discariche a scapito dello sviluppo del riutilizzo e del riciclaggio.
All’opposto gli Stati ai primi posti delle classifica (Austria, Belgio, Danimarca, Germania, Paesi Bassi e Svezia) dispongono di sistemi completi di raccolta e smaltimento, grazie a cui solo il 5% dei rifiuti finisce in discarica.
A partire dai risultati di questa relazione, la Commissione europea elaborerà delle tabelle di marcia per i dieci Paesi, tra cui l’Italia, che hanno registrato i risultati peggiori. L’obiettivo è quello di diffondere le migliori pratiche per la gestione dei rifiuti e fornire raccomandazioni mirate ai singoli Stati per migliorare lo smaltimento con strumenti economici, giuridici e amministrativi e grazie ai fondi strutturali dell’UE. Se ne discuterà il 19 settembre prossimo a Praga.
Crediti immagine: Laura Pulici