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Urodinamica

Gray1116RICERCA* – Scoperta la costante dello svuotamento della vescica nei mammiferi, “un fenomeno universale cui è stata prestata scarsa attenzione”. Della serie “Non dite a mia madre che sono un biomeccanico, mi crede pianista in un postribolo”.

Il lettore S. Z. ci prega di candidare al premio Ig Nobel lo studio di Patricia Yang, Jonathan Pham, Jerome Choo, David Hu, del Politecnico della Georgia, intitolato

Duration of urination does not change with body size.

Era pervenuto al Comitato quando era stato anticipato on line dai PNAS, fa sapere il presidente Marc Abrahams e che si tratta di un “strong contender” all’onorificenza destinata alle ricerche che prima fanno ridere e poi pensare. In questo caso si pensa meglio dotando grandi e piccini di un cronometro e della seguente sintesi in italiano

Molti studi urologici si basano su modelli di animali come ratti e maiali, sebbene se ne conosca poco la relazione con l’apparato urinario umano. Qui chiariamo l’idrodinamica della minzione su cinque ordini di grandezza di massa corporea.

Forse conviene anche dotarli di una bilancia.

Con la videografia ad alta velocità e la misura del tasso di flusso ottenute allo Zoo di Atlanta, scopriamo che tutti i mammiferi al di sopra dei 3 chili svuotano la vescica in un periodo quasi costante di  21 ± 13 secondi.

Il “quasi” in effetti ci voleva.

Questo risultato è possibile perché gli animali più grandi hanno uretre più lunghe e pertanto una forza gravitazionale e una velocità di flusso maggiori. Mammiferi più piccoli sono intralciati nella minzione da elevate forze viscose e capillari che ne limitano l’urina a singole gocce.

La videografia di un topolino sgocciolante è accessibile sul sito della rivista, anche senza abbonamento.

Le nostre scoperte dimostrano che l’uretra è un meccanismo per aumentare il flusso, che permette all’apparato urinario di essere ingrandito 3.600 volte in volume, senza comprometterne la funzione.

Forse conviene dotarli anche di uno schema che illustra l’apparato dell’elefante.

Il presente studio può contribuire a diagnosticare problemi urinari negli animali e a ispirare la progettazione di sistemi idrodinamici basati su quelli naturali.

Per esempio, sull’idrodinamica dell’elefante che sfrutta al massimo la forza gravitazionale grazie a una vescica collocata in cima all’apparato, proprio come gli sciacquoni di una volta.

*Ma potrebbe benissimo essere anche WHAAAT?

Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   
Crediti immagine: Anatomia del Gray 1918/dominio pubblico

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