SCOPERTE

Cerere, stiamo arrivando

Dawn, la sonda della NASA, raggiungerà il pianeta nano quest'oggi. Le sorprese sono assicurate.

2866267493_2122436f7e_z

SCOPERTE – Dopo quasi otto anni di viaggio la sonda Dawn, lanciata dalla NASA nel 2007, è prossima alla sua destinazione finale. L’arrivo su Cerere è previsto per stasera alle 19 ora italiana, e sarà possibile seguire la diretta streaming trasmessa dallo Slooh Community Observatory.
Cerere è un corpo celeste definito “pianeta nano” a partire dal 2006. La sua promozione a pianeta è derivata dal fatto che Cerere da solo rappresenta il  30% della massa rocciosa dell’intera Cintura di Asteroidi: con una larghezza di 950 km, la forza di gravità ha potuto agire su un corpo sufficientemente grande da modellarne la forma, che è perfettamente rotonda.

La missione realizzata dalla NASA è importante intanto per alcuni record che la caratterizzano: è la prima che l’uomo si dirige verso la Cintura degli Asteroidi,  ed è la prima missione che pone al centro della propria ricerca  un corpo interplanetario (Cerere infatti si trova tra Marte e Giove).


Alcune novità poi ci sono anche dal punti di vista tecnico: grazie al sistema a propulsione ionica a gas Xeno, la sonda spaziale potrà avvicinarsi all’orbita di Cerere in un modo diverso rispetto a quello abituale, planando molto più lentamente verso la superficie. In questo modo la sonda verrà attratta dalla gravità di Cerere molto dolcemente, evitando possibili danni. Inoltre proprio servendosi di questo tipo di propulsione, saranno possibili manovre precise e osservazioni a diversi gradi di altitudine rispetto alla superficie del pianeta.

Ma aldilà di questo, perché tanto interesse per Cerere? Secondo  Jim Green, il direttore della  NASA’s Planetary Science Division, “È importante raggiungere Cerere perché ci permetterà di studiare la storia dello spazio, a tal punto che grazie a questo viaggio il libro della storia del nostro sistema solare verrà aperto in uno dei suoi primi capitoli”.

Alcune informazioni interessanti sono comunque già arrivate dal viaggio verso il pianeta: Dawn ha già scattato 30.000  foto sia alla Cintura di Asteroidi sia a Vesta, dove ha fatto una prima tappa della durata di 14 mesi. Corpi celesti simili a Cerere e Vesta infatti li potremmo considerare gli attori principali nella formazione di alcuni pianeti del Sistema Solare, tra cui anche la Terra.
Cerere è formato da un nucleo roccioso e un mantello di ghiaccio, e in passato doveva racchiudere sotto la sua superficie un oceano di acqua grande quanto l’Europa.  Benché si pensi che potrebbe ospitare la vita, Dawn non è equipaggiato per monitorare la presenza di tracce biologiche sul pianeta, perché la ricerca è focalizzata sulla ricostruzione delle origini dell’acqua sulla Terra. Infatti, mentre Cerere e oggetti simili potrebbero aver portato l’acqua sulla Terra,  Vesta avrebbe contribuito a formare il nucleo pesante che sta all’interno del nostro pianeta.

Benché la missione Cerere sia tutt’altro che conclusa, Cerere ha già iniziato a fornirci alcune informazioni utili sulla sua natura. A partire dal 25 gennaio di quest’anno, Dawn ci ha inviato immagini sempre pià precise del pianeta nano. Già da queste foto, Cerere ci ha riservato alcune sorprese:  il piccolo pianeta ha alcuni spot brillanti sulla sua superficie che potrebbero essere ghiaccio o grosse concrezioni saline.  La loro presenza era nota perché erano già stati fotografati da Hubble da una distanza di 290 milioni di km, ma ora gli spot appaiono molto più definiti, localizzati e più brillanti di quanto ci si aspettasse. Il mistero per gli scienziati si infittisce riguardo alla natura di questi oggetti brillanti.

Ma le sorprese non finiranno qui: Dawn, una volta avvicinatosi a Cerere durante la notte tra il 5 e il 6 di Marzo, impiegherà 6 settimane per entrare lentamente nell’orbita del pianeta nano, che verrà raggiunta il 23 di Aprile. Dopo la fase di avvicinamento, le osservazioni del pianeta tramite la sonda continueranno fino al 30 giugno 2016. Dawn è dotato di una serie di strumenti sofisticati, che permetteranno di scoprire le caratteristiche di Cerere, di fotografarlo in tutte le sue parti, di scoprire da quali elementi è composto e qual è la sua struttura interna. Dalla missione potremo scoprire come si è formato il pianeta e com’è cambiata la sua superficie tanto frastagliata dai crateri dei vulcani.

“Stay tuned!”

@AnnoviGiulia

Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   
Crediti immagine: NASA, Flickr

Condividi su
Giulia Annovi
Mi occupo di scienza e innovazione, con un occhio speciale ai dati, al mondo della ricerca e all'uso dei social media in ambito accademico e sanitario. Sono interessata alla salute, all'ambiente e, nel mondo microscopico, alle proteine.