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Truffatore o perdente, il risultato non cambia

La selezione naturale favorisce chi coopera o i truffatori sociali?

500px-Dictyostelium_Fruiting_BodiesRICERCA – In natura cooperare è la norma: alcuni individui ne assistono altri che si avvantaggiano sfruttando i primi. Anche se i “truffatori” sociali sembrano favoriti, le popolazioni continuano a ospitare strategie differenti. È ciò che accade nel caso dell’ameba sociale Dictyostelium discoideum, in cui apparentemente alcuni soggetti ci guadagnano, arrivando a riprodursi, mentre altri ci perdono, sacrificandosi per i primi. Jason B. Wolf e colleghi, in uno studio pubblicato su Current Biology, si sono chiesti perché, tra le due, la selezione non abbia favorito la sola strategia che appare vincente.

Queste amebe, caratteristiche di habitat terricoli, vivono per gran parte del tempo come individui isolati, ma quando il cibo di cui si nutrono inizia a scarseggiare si aggregano a formare corpi fruttiferi multicellulari.
Un corpo fruttifero è costituito da amebe geneticamente distinte: alcune sono destinate a morire in quanto formeranno lo stelo e non produrranno mai spore proprie, altre andranno a generare spore fertili che, sorrette dallo stelo, saranno disperse nel momento più opportuno per poi riprodursi.

La distinzione fra truffatori e perdenti è netta: i truffatori, oltre ad occupare le posizioni migliori entro il corpo fruttifero, producono molte più spore dei perdenti. Ma questi “approfittatori” sono davvero avvantaggiati in un sistema di questo tipo? Nel sistema sociale di D. discoideum il successo riproduttivo è sempre stato misurato in base al numero di spore prodotte, non secondo la qualità delle spore in questione.

In questo esperimento i ricercatori hanno esaminato le proprietà delle spore generate: genotipi diversi di D. discoideum possono produrre grandi quantità di piccole spore con meno possibilità di sopravvivere, oppure investire in un minor numero di spore più grandi e con più possibilità di sopravvivere.

I genotipi etichettati truffatori poiché producono un numero eccessivo di spore, in realtà non presentano alcun vantaggio, se non apparente, in termini di successo riproduttivo. Infatti producono spore più piccole e con minori possibilità di sopravvivenza rispetto a quelle dei cosiddetti perdenti.
Quindi, strategie alternative che sembrano assicurare un successo sociale diverso, in ultimo garantiscono un successo del tutto simile.

Interpretare la variabilità di un tratto sociale soltanto in termini di strategie come truffare o cooperare risulta fuorviante. Anche se ciascuna caratteristica individuale può conferire un vantaggio, il sistema sociale è limitato da compromessi che impediscono una selezione netta su uno dei tratti in questione.

Uno studio di questo tipo è importante per comprendere l’evoluzione di caratteristiche quali l’imbrogliare o il cooperare. Nonostante molti sistemi sociali possano sembrare sbilanciati includendo alcuni individui vincenti e altri perdenti, in realtà essi rimarcano la paradossale coesistenza di una reale variabilità genetica, chiave di un evidente successo sociale.

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Crediti immagine: Bruno in Columbus, Flickr

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