SCOPERTE

Un fossile di una T. rex incinta ci aiuterà a identificare il sesso dei dinosauri

Al momento si sa ancora poco dei caratteri che distinguevano i maschi dalle femmine nei dinosauri. Una scoperta su un fossile di tirannosauro potrebbe fornire indicazioni utili ai paleontologi.

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Un gruppo di ricercatori ha identificato nel femore di un fossile di T. rex un tessuto riproduttivo che identificherebbe l’esemplare come femmina. Crediti immagine: Mark Hallett

SCOPERTE – Nord America, 68 milioni di anni fa. Qui un Tyrannosaurus rex morì e suoi resti giunsero fossilizzati sino a noi. A rendere però unico l’esemplare ritrovato è il fatto che fosse quello di una femmina gravida, come spiega una pubblicazione su Nature. Il che potrebbe aiutarci a distinguere i dinosauri maschi dalle femmine.

“Gravida” è un termine da utilizzare con cautela, perché – com’è noto – i dinosauri deponevano uova, al pari degli uccelli, loro discendenti. Ci si riferisce quindi al fatto che l’animale avesse nel proprio addome uova fecondate. Per capirlo, la squadra guidata da Mary Schweitzer (biologa evoluzionista della North Carolina State University) ha dovuto esaminare una sezione del femore del tirannosauro, all’interno del quale si è preservato il cosiddetto osso midollare.

Questo è un tipo di tessuto che tuttora si sviluppa nelle femmine degli uccelli, prima e durante la deposizione delle uova. Attivato dal paratormone e dalla calcitonina, grazie alla mediazione dell’estrogeno consente al calcio di accumularsi in grande quantità. Dosi elevate da utilizzare in tempi ristretti per la formazione del guscio. Il guscio funge da risorsa di calcio per l’embrione, che lo assorbe costantemente, finché il rivestimento non si assottiglia così tanto da rompersi con facilità quando i tempi per la schiusa sono maturi.

L’esemplare in questione è stato ritrovato nel 2000 dal paleontologo Bob Harmon, nella Hell Creek Formation. Cinque anni dopo è stato pubblicato su Science uno studio che annunciava la scoperta del tessuto midollare.

E ora le nuove tecnologie hanno consentito di riesaminare il femore di tirannosauro. Prima di tagliare l’osso, gli scienziati lo hanno sezionato virtualmente tramite Tac. In seguito, analisi chimiche basate sull’uso di anticorpi monoclonali e sul confronto con i corrispettivi tessuti di galline e struzzi hanno confermato le prime impressioni: il tirannosauro era una femmina ‘incinta’.

A fugare ogni dubbio ha provveduto il cheratan solfato, molecola presente solo nell’osso midollare. Quel che si temeva è che l’animale potesse essere affetto da osteopetrosi, una malattia che rende le ossa più dense del normale. Ma così non è stato.

“È uno sporco segreto, ma non sappiamo quasi nulla sui tratti legati al sesso nei dinosauri estinti. I dinosauri non erano timidi quanto a segnali sessuali, eppure non abbiamo ancora avuto un modo affidabile per distinguere i maschi dalle femmine” sottolinea Lindsey Zanno, una paleontologa del gruppo di ricerca. “Basta essere in grado di identificare con certezza un dinosauro come femmina per aprire un intero nuovo mondo di possibilità. Ora che siamo in grado di dimostrare che i dinosauri in gravidanza hanno un’impronta digitale chimica, abbiamo bisogno di uno sforzo comune per trovarne di più.”

Ora in compagnia di altri due illustri compagni del Mesozoico (un Allosaurus e un Tenontosaurus), questa eccezionale scoperta forse renderà la vita più facile agli scienziati intenti a studiare il dimorfismo sessuale nei dinosauri. Perché quelle oggi che sembrano specie distinte, potrebbero dimostrarsi semplicemente maschi e femmine di una sola.

E il DNA? Si potrebbe mai estrarre dall’osso midollare la molecola che ha acceso la fantasia di Michael Crichton e dei fan di Jurassic Park? “Sì, è possibile” aggiunge Zanno. Abbiamo alcune prove che i frammenti di DNA possano essersi conservati nei fossili di dinosauro, ma questo andrà verificato in seguito.”

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