Una biografia di Einstein a fumetti
L'autrice Corinne Maier e la disegnatrice Anne Simon firmano una storia a fumetti su Einstein, che allarga il parco di biografie disegnate dedicate agli scienziati
Sulla carta, il fumetto si presta come pochi altri mezzi di espressione al racconto della scienza: non ci sono i limiti di ciò che può essere rappresentato (né immaginato), non servono (troppe) immagini di repertorio per colmare la narrazione come avviene nel video, ha costi contenuti, non ha bisogno di supporti costosi per essere fruito. Inoltre, il linguaggio del fumetto ha le caratteristiche della suddivisione in scene visive come le serie tv o il cinema, ma permette di mantenere uno dei grandi vantaggi della lettura di testi: poter tornare a rileggere, saltare tra le pagine, confrontare parti distanti del discorso.
Vale per il “fumetto funzionalista”, come lo ha definito Andrea Plazzi quando lo abbiamo intervistato agli esordi di questa rubrica, ma anche per quello più autoriale. In quella stessa occasione, però, sottolineavamo come tutto sommato le storie scientifiche a fumetti fossero poche, come se il fumetto continuasse a essere visto come una forma di espressione poco seria. Anche spulciando l’archivio di OggiScienza, alla voce ‘fumetti’, i risultati non sono che una manciata.
Dalla Francia, però, ora arriva una storia a fumetti su Einstein che se non altro promette di allargare il parco di biografie di scienziati disponibili in italiano. Einstein, il laconico titolo del volume edito da Panini Comics nella collana 9L, segue le biografie di Marx e Freud che le due autrici hanno già dato alle stampe, con buon esito di pubblico. Ai disegni troviamo Anne Simon, brava sia a riempire di dettagli vignette piccole e precise, sia a lasciarsi andare al fantastico nelle splash page che costellano con moderazione la narrazione, facendola respirare un po’ dal ritmo serrato che le ha dato la sceneggiatura.
Ai testi, invece, troviamo la più matura Corinne Maier, autrice non solo di fumetti, ma anche di pamphlet molto discussi. In particolare, in Italia è arrivato l’eco della polemica suscitata dal suo No Kid. Quaranta ragioni per non avere figli. Per farvene un’idea, potete leggere un’intervista di qualche anno fa in cui la polemista e scrittrice spiega qual sia secondo lei il rapporto tra figli e capitalismo. Se volete, tutto molto francese, anche interessante, ma di scarso legame con Einstein.
Il volume, invece, com’è? Detto del ritmo serrato, a tratti un po’ asfissiante, della sceneggiatura, Einstein ha il pregio di riuscire a rimanere chiaro e godibile, a “funzionare come fumetto”, per rubare un’espressione a Plazzi. Lo stile, pur con tutte le distanze da prendere del caso, ricorda quello del Tuono Pettinato di Alan Turing, con lo scienziato che parla in prima persona, così da permetterci di entrare un po’ anche nella sua psicologia. Psicologia che, ci pare, sia piuttosto rispettosa del personaggio Einstein o, per lo meno, dell’immagine che se ne è venuta a creare in questi ultimi settant’anni, con il culmine rappresentato dalla copertina del Time che lo indicava come persona del secolo.
Corinne Maier non tralascia nulla degli episodi anche meno lusinghieri dell’uomo Einstein (il rapporto difficile con i figli, le scappatelle dalle mogli) e, apparentemente, nemmeno della vita scientifica. Per il lettore che già conosce la scienza di Einstein, annus mirabilis e tutto il resto, queste parti potrebbero risultare un po’ più superficiali e meno appaganti, soprattutto perché non c’è abbastanza spazio dedicato ai contributo di altri grandi scienziati che sono stati importanti nella costruzione delle teorie einsteiniane (Michele Besso, per esempio, è citato soprattutto come amico e non come scienziato).
Ci sarebbe, forse, voluto più spazio, come è successo alla bella biografia di Richard Feynman firmata qualche anno fa da Ottaviani e Myrick, ma avrebbe voluto uscire dal formato alla francese che le due autrici hanno scelto per tutte e tre le loro biografia.
Leggi anche: Il clima tra le nuvolette e altre storie di scienza a fumetti
Articolo pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.