Frontiere della scienza o della pseudoscienza?
Si moltiplicano gli incidenti di percorso nelle riviste open access della casa editrice Frontiers del neuroscienziato Henry Markram e di Nature-Springer.
IL PARCO DELLE BUFALE – Daniele Fanelli dell’Università Stanford ha già risposto alla domanda del titolo in un saggio caldamente raccomandato, anche se rende la distinzione un tantino più complessa di quanto vorrebbe la custode del Parco. A volte le sembra inutile ricorrere a una quantificazione così puntigliosa, e invita i lettori a verificarlo di persona sparando sulla Croce Rossa, nel senso dell’articolo
che J. Marvin Herndon, ricercatore “indipendente” della Transdyne Corporation, si è comprato sulla rivista Frontiers of Public Health, della controversa casa editrice Frontiers diretta dal controverso neuroscienziato Henry Markram, responsabile del controverso Human Brain Project europeo.
Il déjà vu è dovuto al fatto che l’articolo di Herndon somiglia a quelli che aveva comprato l’anno scorso su Current Science (1) e sull’International Journal of Environmental Research and Public Health, altra rivista di un editore predone che comunque ritrattò l’articolo dopo la segnalazione di Jeffrey Beall.
Anche questa volta Beall ha costretto l’editore alla ritrattazione e forse la direttrice di quel numero della rivista e i due revisori di sua fiducia a sospettare che Herdon sia il pendant di Rosario Marcianò. Lo sciachimista americano parte infatti da questa premessa
Contrariamente a quanto presumono i geo-ingegneri accademici, un’attività segreta di geoingegneria militare/governativa è avvenuta negli ultimi 70 anni e si è intensificata dalla fine della guerra fredda e dalla scoperta che il riscaldamento globale è una questione di sicurezza nazionale.
Trova alcune foto a sostegno dell’ipotesi del complotto, esclude i dati che la smentiscono, e dopo falsificazioni ed errori che gli erano stati comunicati dal gruppo Metabunk nell’agosto 2015, arriva a questa conclusione:
Per la comunità scientifica e specialmente per le comunità delle scienze ambientali e della sanità pubblica, è giunta l’ora di capire che una molteplicità di sostanze tossiche viene spruzzata nell’aria respirata dalla gente in molte parti del mondo e che ciò influirà negativamente su virtualmente tutta la vita sulla Terra.
In attesa che insieme a Rosario Marcianò, Herndon accusi la comunità scientifica di censurare la verità sul complotto, sempre da Frontiers i lettori possono sparare su un articolo che nega l’esistenza dell’HIV-AIDS o su uno che descrive un improbabile metodo per diagnosticare l’autismo inventato da Marco Ruggiero, dalla moglie e da un loro amico che curava l’autismo con esorcismi e sevizie varie, oppure sul commento plaudente di Dario Siniscalco.
Post-scriptum
Dario Siniscalco del Centro per l’autismo “La Forza del Silenzio” di Caserta, di Cancellautismo di Firenze… nonché revisore dell’articolo Ruggiero et al.?
Com’è piccolo il mondo, s’è detta la custode con grande originalità nella scelta del cliché, quando dall’animatrice di Hiv Forum ha appreso che Siniscalco
ha partecipato all’ultimo AutismOne lo scorso maggio dove, insieme a Ruggiero, Nicola Antonucci (uno psichiatra di Bari noto alle cronache per viaggi in Ucraina per “terapie” con staminali) e un socio tedesco di Ruggiero, Heinz Reinwald, ha presentato l’ultimo intruglio di Ruggiero, il magico Rerum. Si tratta di una roba a base di condroitina, acido oleico e vitamina D, che non è stata testata neanche sui topi ma che viene sperimentata direttamente sui bambini autistici, sui malati di cancro e sulle persone con HIV/AIDS e con cui Ruggiero sostiene di curare praticamente tutto – specie in combinazione con lo yogurt magico.
Una “cura” da 529 euro al dì merita più di un post scriptum allo sciachismismo. Alla custode però ha causato un’orticaria fulminante. Durante il suo ricovero, gli amanti dell’horror possono seguire la Saga dello Yogurt su Hiv Forum.
(1) La rivista dell’Accademia delle scienze di Bangalore che aveva pubblicato il supplemento sulla fusione fredda, facendo sperare ai suoi promotori un ingresso trionfale nella scienza “mainstream”.
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