IL PARCO DELLE BUFALE

In Italia, lo scandalo Macchiarini continua

I trapianti di trachea praticati da Paolo Macchiarini hanno avuto esiti disastrosi, ma la Commissione Europea finanzia lo stesso un trial di fase II che "prosegue" una fase I mai avvenuta.

Crediti immagine: Karolinska University Hospital via Scanpix/Corbis/Reuters

IL PARCO DELLE BUFALE – Il reporter freelance Leonid Schneider racconta da anni irregolarità e abusi commessi dal chirurgo Paolo Macchiarini e da alcuni suoi colleghi. Sul sito For better science ha raccolto i documenti, clinici e scientifici, ma gli mancano informazioni certe sui trapianti eseguiti da Macchiarini quando lavorava all’Azienda ospedaliera universitaria Careggi di Firenze.

Tre settimane fa, la Corte d’Appello di Firenze ha assolto Macchiarini per il reato di truffa, ma il numero di pazienti sopravvissuti e per quanto tempo sembra un segreto di Stato…

Un po’ disperato dal mutismo e dall’ostilità degli enti ai quali si rivolge per chiedere verifiche e spiegazioni, Leonid ha scritto in italiano un

Appello per un’inchiesta sui trapianti di trachea eseguiti a Firenze da Paolo Macchiarini

Gentili Senatrici, Egregi Senatori membri della 12ª Commissione permanente Igiene e sanità,

questo appello è indirizzato a Voi affinché vogliate considerare l’opportunità di investigare uno dei più gravi casi internazionali di abuso ai danni di pazienti, che è avvenuto e si sta ancora oggi verificando, in grandissima parte anche in Italia.

Va letto con attenzione, provo solo a riassumerne il motivo.

Malgrado indagini concluse o in corso sulle attività di Macchiarini e collaboratori nei paesi membri della UE, le ritrattazioni avvenute o in corso di articoli che riferivano risultati tanto strepitosi quanto improbabili e i vari scandali emersi fin qui, i portavoce della Commissione Europea hanno confermato che noi contribuenti finanzieremo con € 6 828 887,5 – di cui abbiamo già erogato € 2 617 740,38 – l’intero costo di TETRA, l’esperimento clinico di fase II su 48 pazienti per conto di Videregen, un’azienda privata di Liverpool.

State pensando che quello di fase I, chiamato INSPIRE, anch’esso pagato alla Videregen da contribuenti europei e coordinato dal prof. Martin Birchall dello University College di Londra, abbia avuto esiti favorevoli, vero?

Forse quell’esperimento era solo un’intenzione perché non è nemmeno stato registrato nel data-base europeo (un obbligo dal 16 giugno 2014, non un optional).

Un anno fa, Leonid aveva chiesto alla Commissione Europea quale protocollo giustificasse la fase II, in violazione del Codice di Norimberga e della Dichiarazione di Helsinki, per non parlare dei diritti umani. Risposta unanime:

Rendere pubblica tale informazione potrebbe danneggiare gli interessi commerciali dei richiedenti

Quindi Videregen riceverà altri milioni nonostante il suo progetto specifichi che TETRA

  • proseguirà l’esperimento INSPIRE di fase 1 su quattro pazienti […]

In Gran Bretagna, lo University College di Londra non ha ancora pubblicato le conclusioni, attese nel settembre scorso, dell’indagine “speciale” sui docenti e ricercatori collegati a Macchiarini. In Italia invece, l’Ospedale universitario di Brescia è pronto a reclutare pazienti come se niente fosse e, scrive Leonid:

il Centro Nazionale Trapianti è apparentemente all’oscuro di tutto mentre i responsabili di Careggi e di Brescia rifiutano di rispondere a qualsiasi domanda.

Dubito che rifiutino di rispondere a quelle della Commissione senatoriale. La sua indagine sospenderebbe il reclutamento finché non fosse possibile comunicare ai volontari a quali interventi, di preciso, si sottoporranno, a quale scopo oltre a quello di migliorare una procedura finora letale che semmai andrebbe provata su animali.

I pazienti selezionati dall’Ospedale universitario di Brescia dovranno infatti firmare un consenso informato (un loro diritto costituzionale, non un optional) per davvero, al contrario di quanto succedeva all’Istituto Karolinska.

Se siete medici o ricercatori, potete firmare l’appello su For better science.

Se non lo siete, ma pensate che i cittadini abbiano anch’essi “interessi commerciali” – per usare le parole dei responsabili europei – in un prodotto che hanno già pagato, e sopratutto che nessuna persona vada usata come cavia, per di più in un esperimento dal protocollo tenuto segreto in violazione delle norme che l’Agenzia europea per il farmaco deve far rispettare, per favore potreste segnalarlo a medici e ricercatori o scrivere direttamente ai membri della 12° Commissione?

Forse le Gentili Senatrici e gli Egregi Senatori non ve ne saranno grati, tra poco arrivano le feste e le elezioni,  avranno altro da fare. I pazienti, i loro cari e chi vorrebbe potersi fidare delle istituzioni sanitarie, credo di sì.

Bibliografia minima

Carta dei diritti umani dell’ONU

Codice etico di Norimberga

Dichiarazione di Helsinki (aggiornata)

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