COSTUME E SOCIETÀIN EVIDENZA

Time Cube. L’assurda teoria del tempo cubico

4 giorni in uno nella teoria temporale di Otis Eugene Ray, che ha inventato un assurdo modello cubico del tempo e un culto a esso legato.

COSTUME E SOCIETÀ – Time Cube è una teoria del Tutto proposta dall’elettricista statunitense Otis Eugene Ray e pubblicata nell’agosto 1997 sul sito timecube.com. Le vicende umane legate al sito, alla teoria e alla vita stessa del suo ideatore sono diventate quasi leggendarie.

La teoria proposta da Ray afferma che ben quattro giorni simultanei avvengono nel corso di una singola rotazione della Terra. Ci sarebbero, infatti, quattro punti definiti come “alba”, “mezzogiorno”, “tramonto” e “mezzanotte”. Se la rotazione del pianeta si fermasse, potremmo osservare i quattro punti come se fossero quattro angoli. Ma la Terra gira e ogni rotazione fa sì che i quattro punti si verifichino per quattro volte. Di conseguenza abbiamo 16 manifestazioni del tempo nello spazio che dimostrano come il tempo sia cubico e che ogni giorno, in realtà, sia formato da quattro giorni.

Incomprensibile, vero? Siamo solo all’inizio.

Un enorme complotto temporale

Secondo quanto sostenuto da Ray, il mondo accademico è il responsabile di un gigantesco complotto per cui il tempo regolato su Greenwich altro non sarebbe che una fantasiosa trovata per “condannare all’inferno la gioventù del futuro e la natura”. Continuare a ignorare la natura cubica del tempo strutturato sul principio dei quattro giorni in uno non sarebbe altro che la prova di come gli esseri umani non siano adatti a vivere sulla Terra.

I quattro punti indicati da Ray non sarebbero tutti uguali. Mezzogiorno e mezzanotte sono i principali punti temporali mentre alba e tramonto sono i punti minori. I quattro punti sono occupati da Socrate, Gesù, Einstein e, per ultimo, dai Clinton (intesi come sia Bill che Hilary).

Come se non fosse abbastanza, a stupire è anche il modo con cui Ray presentò il Time Cube al mondo. Il sito in cui è raccolto il suo pensiero altro non è che una pagina statica – adorata dai cultori dell’estetica di internet 1.0 – in cui, man mano che si scorre il testo in verticale, le frasi e i ragionamenti diventano sempre più sconnessi.

In varie porzioni del sito si trovano riferimenti a non meglio precisati elementi “opposti” l’uno all’altro, come i poli della Terra o come il sesso maschile e quello femminile. In mezzo a essi non ci sarebbe spazio per qualsivoglia “singolarità fighettina” (Ray utilizzava il termine queer ben più volgare). Questi opposti sarebbero in grado di annullarsi a vicenda per condurre a quella che ha chiamato “esistenza zero”: una condizione naturale capace di prevenire quelle “singolarità fighettine” (di nuovo) in cui crede “lo stupido istruito” (nell’originale educated stupid).

Quest’ultima espressione ricorre più volte nel sito e si riferisce a chiunque non accetti il Time Cube. Il mondo accademico, secondo Ray, è colpevole di non dare risalto alla sua rivoluzionaria teoria:

Un’educazione senza Cubo – è mortalmente noiosa.

Gli insegnanti senza Cubo sono noiosi bastardi.

Gli umani sono sciocchi, eccezionalmente eruditi e noiosi.

Loro non vogliono conoscere l’Ordine Cubico della Creazione della Natura.

Dal cubo alla fama

L’assurdità dei contenuti elencati come se fossero un unico flusso di coscienza ha catturato l’attenzione di molte persone, che hanno tentato – fallendo – di trovare un senso. Sta di fatto che Gene Ray, autodefinitosi “l’uomo più saggio della Terra”, era diventato una vera e propria celebrità a cavallo tra gli anni ’90 e 2000. Negli Stati Uniti molti siti proponevano una parodia delle teorie di Ray, contribuendo a incrementarne la fama.

Nel gennaio 2002 Ray è stato addirittura invitato al MIT, nel contesto di un evento organizzato dagli studenti. In quell’occasione il folle teorico ha lanciato la sfida all’odiato mondo accademico: chiunque avesse provato l’inconsistenza della teoria del Time Cube avrebbe vinto 10.000 dollari. Nessuno ha accettato la sfida dato che i criteri per stabilire l’eventuale vincitore sarebbero stati a totale discrezione di Ray.

L’anno successivo Martin Sargent ha intervistato Ray all’interno della rubrica “Site of the night”, parte programma televisivo The Screen Savers. In quell’occasione Ray ha affermato che non avrebbe mai voluto diventare una celebrità ma che sarebbe stato obbligato a esserlo per riuscire a diffondere in maniera corretta la teoria del tempo cubico. Ray è apparso come ospite anche nel corso di una conferenza organizzata al Georgia Institute of Technology nel 2005 durante la quale, oltre a esporre la teoria del cubo del tempo, ha attaccato in maniera feroce qualsiasi insegnamento accademico.

È impossibile stabilire il numero di seguaci reali del Time Cube, vista la sua totale inconsistenza e i suoi tratti parodistici. Sta di fatto che, all’apice della popolarità, Ray aveva guadagnato di sicuro la fiducia di un seguace: l’australiano Richard Janczarski. Janczarski aveva fondato il sito Cubic Awareness Online, il primo sito di estimatori del Time Cube dove era possibile discutere sulla board chiamata Il cimitero degli Dei.

Nel 2007 il “cultista cubista” australiano è partito alle volte della Florida per incontrare finalmente il suo maestro e segure le sue teorie illuminanti. In quell’anno Janczarski – noto anche con i soprannomi di Cubehead o “il secondo uomo più saggio del mondo – ha girato un documentario suddiviso in 18 parti e intitolato The Dr. Gene Ray Time Cube Experience.

Dai cubi al cultismo

Pochi mesi dopo avere avuto un diverbio con Ray, Janczarski ha annunciato all’improvviso di avere abbandonato la sua fede nei confronti della teoria del Time Cube per abbracciare la cristianità. Il 13 febbraio 2008, sul forum di Cubic Awareness Online, sono comparsi alcuni messaggi che riportavano che Janczarski si fosse suicidato lanciandosi sui binari poco prima del passaggio di un treno. Molti seguaci del sito hanno espresso dubbi sulla sua effettiva scomparsa, ritenendola una bufala. Altri hanno ipotizzato che Janczarski avesse compiuto quel gesto estremo non potendo sopportare la vergogna di avere deluso il suo maestro. La lapide di Richard Janczarski si trova nel cimitero di Cheltenham, nei sobborghi di Melbourne.

A quel punto il sito di Time Cube era stato elevato a vero e proprio “culto” e da allora i pensieri di Ray hanno intrapreso derive razziste e sessiste sempre più marcate. Nel 2008, durante la campagna elettorale che ha portato Barack Obama alla presidenza, sul sito era apparso il seguente avviso:

A rischio della mia stessa vita, devo mettere al corrente i miei compagni americani di un GRAVE PERICOLO – su una potenziale guerra civile tra milioni di persone se Obama, il candidato nero, viene eletto Presidente degli Stati Uniti, rimpiazzando il presidente bianco – inducendo l’America a diventare un Nazione nera.

Dichiarazioni simili si sono susseguite fino al 2011, sempre includendo elementi riconducibili alla teoria del Time Cube. Infatti, secondo Ray, il “potere del SOLE non permetterà ad alcuna forza dalla pelle nera di dominare il suo Regno di Luce” e “va condannata la mentalità americana così stupida da far sì che un meticcio sia al potere”.

Gli ultimi anni di Ray

Gene Ray aveva ormai perso del tutto il lume della ragione e aveva affiancato a Time Cube altri siti internet per diffondere la sua visione della realtà: Greatest Thinker, The Wisest Human e Above God. Quest’ultimo era un sito dalla grafica simile a Time Cube dove Ray si scagliava contro la cristianità, paragonando chiunque avesse una fede cristiana monoteista ad “adulti che si cibano dei loro stessi figli”.

Anno dopo anno la fama dei siti di Gene Ray si è affievolita, rimanendo nei ricordi di chi si era appassionato alle bizzarre vicende legate al Time Cube. Gene Ray è scomparso il 18 marzo 2015 a 87 anni. Riposa nella tomba di famiglia del cimitero della Carnes Chapel Congregational Methodist Church, nella cittadina di Wetumpka, in Alabama.

Anche in tempi recenti, qualche sparuto ammiratore si reca a fagli visita.

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Gianluca Liva
Giornalista scientifico freelance.