DOMESTICIRUBRICHE

Un dispositivo anti abbandono anche per i pet


Gli ingegneri dell'Università di Waterloo hanno sviluppato un sensore per aumentare la sicurezza di bambini e animali lasciati soli nel veicolo, con attenzione alla privacy e al ridurre i punti ciechi.

Seggiolini con dispositivo anti abbandono? Nell’ultimo mese se n’è parlato molto, visto che dal 7 novembre è scattato l’obbligo, per chiunque trasporti in macchina un bambino al di sotto dei 4 anni, di installare un seggiolino certificato dotato di apposito sistema di rilevamento. Costi alti, difficoltà tecniche per le certificazioni e incentivi ancora non elargibili hanno concesso ai consumatori di rinviare gli acquisti di qualche tempo. Ma a breve, tutti i veicoli che trasportano bambini piccoli saranno dotati di questa misura di sicurezza.

E se ci dimenticassimo in macchina il cane o il gatto? Una soluzione – mini nelle dimensioni e nei costi – arriva dall’Università di Waterloo. I ricercatori hanno sviluppato un sensore che sfrutta la combinazione tra tecnologia radar e intelligenza artificiale e che innesca un allarme quando ci dimentichiamo in macchina un membro della famiglia, che sia un bambino o un animale.

Un mini dispositivo per la sicurezza dei pet

Il dispositivo, da pochi giorni presentato alla conferenza internazionale di Montreal, è così piccolo da stare in una mano e sfrutta un sistema wireless a basso consumo che funziona con la batteria della macchina. Ha la forma di un dischetto e pare sia capace di rilevare la presenza con un livello di accuratezza del 100%. Può essere montato facilmente all’interno del veicolo, installandolo sullo specchietto retrovisore o sulla parte interna del tetto.

Il sensore invia segnali radar all’interno dell’ambiente, che vengono riflessi dalla presenza di corpi e oggetti presenti nell’abitacolo fornendo informazioni su quei corpi, come la loro posizione o il numero. Infine un software del dispositivo analizza il segnale riflesso e, rilevando anche sottili movimenti respiratori, è in grado di distinguere tra un essere vivente e un oggetto inanimato ed emettere il segnale di allerta, se necessario.

Più privacy e niente punti ciechi

Lo scopo principale del dischetto è quello di rilevare quando un bambino o un animale domestico è stato lasciato accidentalmente nel veicolo. E, in questo caso, il sistema impedisce il bloccaggio delle porte e fa scattare un allarme per avvisare il conducente, i passeggeri o le altre persone nelle vicinanze che c’è un problema. «A differenza delle telecamere, questo dispositivo preserva la privacy e non ha punti ciechi perché il radar può penetrare nei sedili, ad esempio, per determinare se c’è un bambino in un seggiolino posteriore», ha spiegato in un comunicato George Shaker, professore di ingegneria dell’Università di Waterloo e autore della pubblicazione insieme ai colleghi Mostafa Alizadeh e Hajar Abedi.

Ma i ricercatori stanno già esplorando anche un’altra possibile applicazione del sistema, quella di monitorare i segni vitali del conducente per ottenere indicazioni di affaticamento, distrazione, malattia o altri problemi. Nel comunicato stampa diffuso dall’Università si legge che il sensore “è stato in parte finanziato da un importante produttore di componenti automobilistici, che punta a introdurlo sul mercato entro la fine del 2020”.


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Articolo pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   

Fotografia: Pixabay

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Sara Stulle
Libera professionista dal 2000, sono scrittrice, copywriter, esperta di scrittura per i social media, content manager e giornalista. Seriamente. Progettista grafica, meno seriamente, e progettista di allestimenti per esposizioni, solo se un po' sopra le righe. Scrivo sempre. Scrivo di tutto. Amo la scrittura di mente aperta. Pratico il refuso come stile di vita (ma solo nel tempo libero). Oggi, insieme a mio marito, gestisco Sblab, il nostro strambo studio di comunicazione, progettazione architettonica e visual design. Vivo felicemente con Beppe, otto gatti, due cani, quattro tartarughe, due conigli e la gallina Moira.