CULTURA

Science+Fiction compie vent’anni e sperimenta la modalità ibrida

Il più longevo e famoso dei festival italiani dedicati al cinema di fantascienza e al fantastico affronta l'edizione 2020 (tra il 29 ottobre e il 3 novembre) con un mix di eventi in presenza e una sala virtuale in collaborazione con MyMovies

Fu un evento naturale eccezionale, l’eruzione del vulcano indonesiano Tambora, che causò il cosiddetto anno senza estate, il 1816. Un evento che condizionò profondamente la vita anche degli europei, a cominciare da un gruppo di giovani intellettuali inglesi che passarono l’estate dal cielo perennemente coperto e dalle abbondanti piogge in una villa nei pressi di Ginevra inventando e raccontandosi storie dell’orrore. Nacque così, secondo l’adagio oramai assurto a verità storica, Frankenstein di Mary Shelley.

E proprio un film che rivista il mito dell’uomo artificiale, in un 2020 segnato da un altro evento profondamente condizionante delle nostre vite come la pandemia di COVID-19, è il film d’apertura della ventesima edizione di Science+Fiction, il festival di cinema fantascientifico e fantastico di Trieste organizzato dalla Cappella Underground. Si intitola Archive ed è diretto da Gavin Rothery, che per il suo lungometraggio di debutto ha potuto contare su di un cast di livello: Theo James (già visto nel franchising Divergent), Stacy Martin (esplosa nel 2013 con Nymphomaniac di Lars Von Trier), Rhona Mitra (molte serie al suo attivo, tra cui Nip/Tuck e Supergirl) e, come lo si sarebbe definito un tempo, il grande caratterista Toby Jones. Affascinante la resa visiva, come testimonia anche il trailer.

Tra gli altri film molto attesi e visibili esclusivamente in una delle due sale del festival (il Cinema Ariston e il Teatro Miela), anche l’attesissimo horror zombie coreano, Peninsula. La pellicola è diretta da Yeon Sang-ho, autore del culto Train to Busan, in cui un virus minacciava lo stato asiatico. In questo nuovo film, si conclude l’ideale trilogia zombie iniziata con The Fake.

Binge watching da casa

La novità di questa edizione è la collaborazione con MyMovies per fornire anche a chi non potrà andare a Trieste un ricco programma di visioni: lungo e cortometraggi, documentari e molto altro. Alcune visioni saranno visibili in contemporanea nelle sedi del festival e nella sala online, altre saranno esclusiva della sala virtuale.

Tra queste ultime, ci sarà la pellicola argentina Immortal firmata da Fernando Spiner che torna su un tema caro al fantastico: una porta che si apre verso un’altra dimensione. Sul tema della pandemia, invece, Alone di Johnny Martin, in cui si riflette sulla diffusione del morbo zombie dal punto di vista di chi è “ostaggio” degli infetti. Tra gli attori, anche un grande vecchio come Donald Sutherland. A basso budget, ma ad alto tasso adrenalinico, invece, Dune Drifter di Marc Price: un omaggio a Star Trek, ma soprattutto al regista e attore Roger Corman.

In questa sezione, da segnalare ai lettori di OggiScienza, anche il film sci-fi eco-futurista 2067 di Seth Larney (un giovane astronauta del tempo mandato nel futuro per impedire una catastrofe ambientale) e il film russo The Blackout di Egor Baranov (l’ultimo avamposto dell’umanità chiamato a resistere per la salvezza del nostro pianeta).

Oltre il cinema

Come da tradizione, Science+Fiction guarda anche oltre la fiction. Tra i documentari, si segnalano Coded Bias di Shalini Kantayya, con le scienziate del MIT che indagano sui Bias e lottano per i diritti civili in un mondo dove Intelligenza Artificiale e algoritmi sono pervasivi, e Spaceship Earth di Matt Wolf, che racconta una storia vera: quella di otto visionari che passarono due anni confinati all’interno di una replica dell’ecosistema terrestre da loro progettata e chiamata Biosphere 2.

M O N D O F U T U R O è invece un ciclo di incontri di futurologia cominciato online già durante il lockdown. Tra il 31 ottobre e il 1° novembre, sul canale YouTube del festival, sono in programma due vere e proprie maratone, ognuna di 5 interviste: la prima, dedicata al mondo della scienza, vedrà tra gli ospiti d’onore l’astronauta Luca Parmitano, la meteorologa Serena Giacomin e la giornalista scientifica Roberta Villa; la seconda, più orientata alla fiction, avrà in palinsesto il celebre fumettista, creatore di Rat-Man, Leo Ortolani, l’astronauta e astrofisico Umberto Guidoni e lo scrittore americano Daniel Kraus, co-autore de I morti viventi (La Nave di Teseo), romanzo postumo di George A. Romero.

Per le modalità di accesso in sala e online, oltre che per il programma completo del Festival con anche il programma education, gli spettacoli teatrali e le passeggiate cinematografiche per la città, si può consultare il sito ufficiale: www.sciencefictionfestival.org.


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Articolo pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   

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Marco Boscolo
Science writer, datajournalist, music lover e divoratore di libri e fumetti datajournalism.it