ECONOMIA

Cronaca, esteri, politica, economia, cultura, costume e sport. Quando la ricerca esce dai laboratori e incontra la società.

AMBIENTECOSTUME E SOCIETÀECONOMIAPODCAST

GreenJobs: i serious game

GREENJOBS - Dal 1947, quando Thomas T. Goldsmith Jr. e Estle Ray Mann idearono il primo videogame, l'industria dei videogiochi ha fatto passi da gigante. Solo in Italia, secondo i dati dell'AESVI, nel 2010 sono stati venduti 17 milioni di videogiochi. Per fatturato, siamo al quinto posto della graduatoria europea dopo Gran Bretagna, Francia, Germania e Spagna. Si gioca con le console in 11 milioni di case italiane. Esistono anche videogame diversi, i serious game, che al di là dell'aspetto ludico hanno l'obiettivo di sensibilizzare le persone su tematiche politico-sociali e scientifiche, tra le quali la tutela dell'ambiente. Abbiamo intervistato Agata Meneghelli esperta di serious game dell'Università di Bologna.
AMBIENTECOSTUME E SOCIETÀECONOMIAPOLITICA

Difendersi da che cosa?

CRONACA - “Il Piano per il dissesto in molte regioni è ancora fermo al palo... con il decreto legge di agosto, tutte le risorse Fas statali, incluse quelle per il dissesto, sono state cancellate” e ancora “al ministero dell’ambiente non è stata assegnata alcuna risorsa” - che a pronunciare queste parole sia stato appena due giorni fa il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo non può che fare una certa impressione mentre la città di Genova è in ginocchio, sono morte delle persone, continua a piovere e da più parti è confermato che ci saranno sempre più eventi estremi e di breve durata.
ECONOMIA

Le locuste erano poche

Tre specialisti dell'analisi del rischio sistemico all’ETH di Zurigo cercano di valutare chi detiene più potere sui flussi finanziari e può creare più problemi all’economia globale. Viene chiamato "capitalismo delle locuste" o "delle cavallette" quello degli investitori che preferiscono guadagni immediati alla sicurezza di quelli futuri, propri e della collettività. Tuttavia le locuste si spostano a centinaia di migliaia o a milioni. Se hanno ragione Stefania Vitali, James Glattfelder e Stefano Battiston, la descrizione è sbagliata per vari ordini di grandezza. In un articolo di prossima pubblicazione su PLoS One, mappano le proprietà...
AMBIENTEECONOMIA

GreenJobs: il verde pensile

AMBIENTE - Ormai è confermato da più parti: in futuro la maggior parte della popolazione mondiale vivrà nelle grandi città. Tra le varie strategie per rendere più sostenibili, e quindi vivibili, questi spazi potrebbe esserci il "verde pensile". Parchi e orti urbani, giardini a centinaia di metri d'altezza sopra i grattacieli, coperture verdi per agevolare il recupero dell'acqua piovana, il rispermio energetico e il raffrescamento degli edifici. Così le grandi città potrebbero continuare a respirare. Abbiamo intervistato Sergio Andri, naturalista, che per lavoro si occupa di verde pensile.
AMBIENTEECONOMIAPOLITICA

VolksWagen, Morte Nera per il pianeta Terra

AMBIENTE - Continua l'azione di Greenpeace contro la Volkswagen, accusata di ostacolare le politiche europee per la salvaguardia del clima. L'azienda tedesca avrebbe architettato una perfetta strategia di greenwashing contro l'UE «Salva Volksvagen dal Lato Oscuro della Forza. Unisciti all'Alleanza Ribelle» si legge dal sito vwdarkside.com promosso da GreenPeace International (www.greenpeace.org). L’associazione ambientalista ha lanciato, da inizio estate, una campagna di comunicazione contro la casa automobilistica tedesca, accusata di greenwashing e in particolare di opporsi a due leggi europee fondamentali per la salvaguardia del clima. La campagna, costruita sulla saga di Star Trek, si basa su un Rapporto dettagliato di Greenpeace International riguardante i «piani segreti della Volkswagen». Secondo il Rapporto (Il lato oscuro della Volkswagen, giugno 2011) l’azienda tedesca ha fatto di tutto per contrastare la normaiva europea sull’efficianza dei veicoli.
AMBIENTEECONOMIA

GreenJobs: i Gruppi d’acquisto fotovoltaico

AMBIENTE - Di questi tempi, dove crisi economica e problematiche ambientali sembrano intrecciarsi e ostacolarsi a vicenda, è ancora lontana l'idea di una "gestione comunitaria" dell'energia. Eppure, proprio nel nostro Paese, qualcosa si sta muovendo. Nella zona del Triveneto, da pochi mesi è partita l'esperienza dei GAF (Gruppi d'acquisto fotovoltaico) (http://www.bollettagratis.org/Home.html) che hanno già coinvolto più di 300 famiglie. Abbiamo intervistato Enrico Mason, laureato in scienze ambientali, uno dei coordinatori del progetto.
ECONOMIAINFOGRAFICHE

A tutto gas… è davvero in arrivo l’età dell’oro?

AMBIENTE - Dopo il disastro nucleare di Fukushima e la catastrofe del Golfo del Messico si sta aprendo "l'età dell'oro" per il gas naturale. Lo afferma l' Agenzia internazionale per l'energia (IEA), che in un recente studio ha rivisto lo scenario energetico elaborato nel 2010, stimando un forte incremento del gas naturale, che dal 21% attuale arriverà a garantire oltre un quarto della produzione mondiale di energia nel 2035. Nello specifico la IEA stima una domanda di gas naturale al 2035 pari a 4.244 milioni di tonnellate di petrolio equivalenti, in rialzo del 12% rispetto allo scenario “base” del 2010, con la prospettiva al 2050 di diventare la prima fonte di energia utilizzata superando il petrolio
ECONOMIA

Crescita torrida

ECONOMIA - Depressi per le notizie sull'inquinamento di fiumi e coste da parte della Exxon, sulle centrali nucleari fermate dalle meduse o da un temporale, sul prezzo del petrolio che continua a salire? Potrebbe rincuorarvi l'analisi dell'agenzia Bloomberg elaborata per conto del Programma per l'ambiente delle Nazioni Unite. Mostra una tendenza crescente alla sostenibilità, alla creazione di posti di lavoro e alla diffusione di nuove competenze tecnologiche. Dall'inizio del secolo, la tendenza ha subito un'unico rallentamento. Con la crisi economica del 2008 e il basso prezzo del metano, gli economisti avevano previsto un "vistoso calo degli investimenti". Invece sono intervenuti nuovi giocatori: i governi e le banche per lo sviluppo. Perciò nel 2009 gli investimenti hanno avuto un piccolo incremento del 4% per un totale di 186 miliardi di dollari. Nel 2010 il settore è tornato al torrido tasso di crescita precedente con 243 miliardi di nuovi capitali, due volte quelli del 2006 e quasi cinque volte quelli del 2004. Rispetto al 2009, la Cina ha aumentato i propri investimenti del 28%, per un totale di 48 miliardi di dollari quindi resta il leader mondiale, ma rispetto al proprio Pil, altri paesi emergenti sono stati torridi anch'essi:
ECONOMIA

A chi giova il microcredito?

ECONOMIA - Come mezzo per combattere la povertà, delle donne in particolare, sotto la sua forma attuale il microcredito è nato a metà degli anni '70 con la banca Grameen in Bangladesh e la BRAC in India. Osteggiato all'inizio dalla Banca Mondiale, poi raccomandato quasi fosse una bacchetta magica, oggi gli enti di microfinanza sono circa 10.000, non tutti onesti, alcuni dei quali fanno profitti e distribuiscono dividendi a chi ci investe dei capitali, come la messicana Finca. Un terzo sono controllati da un'organizzazione mondiale che ha appena pubblicato il proprio rapporto annuale, pieno di ottimismo. Giustificato? Con un protocollo sperimentale tipico di molte discipline ma che solo ora, sull'esempio di Esther Duflo, gli economisti dello sviluppo cominciano a usare, Dean Karlan di Yale e Jonathan Zinman del Dartmouth College hanno creato un software per selezionare "micro-imprenditori" più affidabili tra quelli senza beni da usare come garanzia e senza una storia pregressa di morosità. L'hanno provato sui clienti della First Macro Bank, nelle Filippine, un microcredito rurale “for profit” che ai fini dell'esperimento ha prestato
AMBIENTEECONOMIA

Braccia restituite all’agricoltura

AMBIENTE - “Ero frustrato che la mia educazione non mi avesse aiutato a risolvere i problemi impellenti del mondo, ecco perché ho iniziato a lavorare nel settore agricolo”. Così Marcin Jakubowski racconta a Oggiscienza il perché della sua scelta, una scelta che apparentemente non fa una grinza, anche se a prima vista sembra quasi un'involuzione da nerd a bifolco (o evoluzione, dipende dai punti di vista). In realtà rappresenta una piccola rivoluzione. Sì, perché Jakubowski, nato in Polonia (ora vive in Germania), dopo aver ottenuto il dottorato in Fisica alla Princeton University, qualche anno fa decise di darsi all'agricoltura in Missouri, Stati Uniti. Si rese presto conto però che le macchine che usava erano molto costose e si rompevano spesso. E cosa potrebbe mai fare uno smanettone pentito? Ovvio: creare il "Global Village Construction Set", una piattaforma open che riunisce una cinquantina di software open-source per la progettazione di macchinari industriali. Non solo. Il progetto mette a disposizione online, attraverso un sito wiki, istruzioni, video-tutorial, previsioni di budget, e design in 3D.
1 2 3 4 5 6 7
Page 4 of 7