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Deficit di neuroni? Ideato un mix farmacologico per riprogrammare gli astrociti

“Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”: questo celeberrimo postulato di Lavoisier potrebbe presto assumere un significato del...
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“Piccoli mostri nell’armadio”, la denuncia di Greenpeace

SPECIALI - È dal 2011 che Greenpeace, con la campagna Detox, chiede alle aziende produttrici di capi d'abbigliamento e calzature di mettere al bando le sostanze chimiche dannose e rendere la filiera trasparente. Sotto accusa ci sono 11 sostanze (alchilfenoli, ftalati, ritardanti di fiamma bromurati e clorurati, coloranti azoici, composti organici stannici, composti perfluoroclorurati, clorobenzeni, solventi clorurati, clorofenoli, paraffine clorurate a catena corta, metalli pesanti come cadmio, piombo, mercurio). Tutti composti chimici potenzialmente pericolosi, che una volta rilasciati nell'ambiente possono avere effetti dannosi sul sistema riproduttivo, immunitario o ormonale. Finora 18 grandi marchi, da Benetton a Valentino, hanno aderito alla campagna, impegnandosi pubblicamente a eliminare le sostanze tossiche dalla loro filiera.

La moda di Cornell

Una nuova fibra di cotone in cui sono stati implementati dei fili che conducono elettricità è stata utilizzata per produrre indumenti tecnologici. I nuovi modelli verranno presentati all’annuale sfilata di moda della Cornell Design League di sabato 13 marzo a New York. Non perdetevela.