Qualche consiglio di lettura per il weekend.
The Making of the Fittest: l'evoluzione al lavoro in tre brevi documentari presentati da Sean B. Carrol, autore dell'omonimo libro (titolo originale: Al di là di ogni ragionevole dubbio, Codice, 2008). La mini serie illustra, tra i tanti, tre casi emblematici di selezione naturale: il colore del mantello del roditore Chaetodipus intermedius, il sangue di emoglobina del pesce ghiaccio, l'anemia falciforme.
FUTURO - Un nuovo articolo fresco fresco di pubblicazione su Science, aggiunge nuovi, e probabilmente importanti, mattonicini di conoscenza nel campo della biologia sintetica. Il gruppo di ricercatori della Arizona State University ha creato sei tipi di DNA artificiale (chiamati con il nome collettivo di XNA, dove la X rappresenta un composto sostitutivo dello zucchero contenuto in RNA e DNA, ribosio nel primo e desossiribosio nel secondo), ed è riuscito prima a far sì che gli XNA si replicassero con un processo autonomo e poi a far subire un processo di selezione naturale a un particolare tipo di XNA (chiamato HNA, quello con l'anidroexitolo al posto dello zucchero tradizionale).
DNA e RNA sono le uniche molecole che subiscono un processo di selezione naturale darwiniana, e sono infatti la base per la vita sul nostro pianeta. Il DNA e l'RNA sono in grado di conservare e trasmettere informazione, proprio per la loro singolar e capacità di autoreplicarsi. Gli scienziati stanno da tempo cercando di mettere a punto molecole artificiali con caratteristiche simili al DNA e all'RNA, per comprendere meglio, fra le altre cose, le origini della vita.
CRONACA - Presentato il primo microrganismo che vive e si replica con un genoma costruito in vitro: un grandioso esperimento di biologia sintetica, anche se per molti la vita artificiale è un'altra cosa.
Sono ancora più di 70 i paesi con terreni contaminati da mine. A ripulirli ci pensano oggi corpi specializzati di intervento, ma grazie ai progressi della biologia sintetica domani potremmo arruolare allo scopo anche i batteri