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Nel Neolitico l’odontoiatra curava con la cera d’api

COSTUME E SOCIETÀ - Capita che un pezzetto d'osso possa raccontare aspetti rimasti ignoti della storia dell'essere umano. Basta poco qualche volta, come in questo caso. È stata sufficiente una sola porzione di mandibola, per scoprire che un dente dell'Uomo di Lonche era stato curato utilizzando cera d'api. I pochissimi resti dell'Uomo di Lonche, rinvenuti in una grotta in Slovenia e risalenti a circa 6.500 anni fa, sono conservati nel Museo di Storia Naturale di Trieste e sono stati recentemente analizzati da un team composto da ricercatori del Centro Internazionale di Fisica Teorica di Trieste e delle università di Trieste, Napoli e Roma. Sono loro ad aver rivelato sulla rivista PloS One che nel Neolitico esistevano già i primissimi “dentisti” che utilizzavano materiali naturali per eseguire otturazioni, riparare denti scheggiati o tappare fessure che rendevano i denti sensibili