Intervista a Chen-Ning Yang (per gli amici, Frank)
NOTIZIE – New York. C'è una parola nella fisica moderna che compare dappertutto. Equazioni, teorie le più disparate, bizzarri fenomeni naturali, Premi Nobel: sono tutti degli Yang-qualcosa, tanto da far pensare a un massiccio caso di omonimia. L'impressionante mole di scoperte risale tutta ad una persona sola: Chen-Ning Yang, per gli amici Frank, senza dubbio lo scienziato che ha contribuito a plasmare la nostra attuale visione dei fenomeni naturali più di ogni altro. Al C. N. Yang Institute for Theoretical Physics di Stony Brook, Frank è di casa. E non solo perché il centro di ricerca porta il suo nome.
La maggior parte delle incredibili scoperte della sua carriera scientifica hanno avuto luogo proprio attorno a Stony Brook, dove approdò dopo aver studiato a Chicago sotto la supervisione di Enrico Fermi, di cui Frank ricorda: “Lavorare con Fermi ha avuto un'enorme influenza su di me: ho imparato quali problemi lui considerava importanti e come affrontarli.” L'ottantanovenne fisico cinese, ora direttore onorario della Tsinghua University di Pechino, torna a Stony Brook ogni anno per raccontare ai vecchi amici le sue nuove scoperte con l'entusiasmo di sempre...