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Climate reality

Obiettivo: creare rete e consapevolezza sugli effetti dei cambiamenti climatici. ECONOMIA - “You are invited to change the world” si legge dal sito di The Climate Reality Project, evento voluto e ideato da Al Gore che si svolgerà il 14 e il 15 novembre. Si tratta di una ventiquattr'ore di video, interviste e collegamenti in diretta da varie parti del mondo, con un coordinamento centrale da uno studio televisivo di New York, il tutto trasmesso in diretta su piattaforma web. Obiettivo: creare rete e consapevolezza sugli effetti dei cambiamenti climatici. Per Climate Reality sono stati selezionati, attraverso concorso online (ne avevamo parlato l'anno scorso, ve lo ricordate?), video della durata massima di cinque minuti realizzati con videotelefonini, smartphone, telecamere e macchine fotografiche che raccontano, con assoluta libertà di stile comunicativo, quali sono le conseguenze dei cambiamenti climatici nella vita di ogni giorno e quali sono le possibili soluzioni

Climate Silence

AMBIENTE - “Credo di essermi perso la parte dove hanno discusso dello scioglimento dell’Artico” così l’ambientalista Bill McKibben ha commentato da twitter, con un certo sarcasmo, i discorsi elettorali di Obama e Romney, nei quali non si fa cenno ai cambiamenti climatici. Nell’ultimo mese altri due gruppi di ambientalisti, Forecast the Facts e Friends of the Earth Action, attraverso il sito climatesilence.org, hanno criticato i due pretendenti alla Casa Bianca accusandoli di non porre alcuna attenzione all’emergenza climatica. Secondo gli attivisti, se Mitt Romney, per appartenenza politica, è da sempre più vicino alle multinazionali del petrolio e distante dall’emergenza climatica, Obama, partito come il presidente della green economy, non fa certo di meglio. Accuse pesanti che vengono documentate su climatesilence.org attraverso delle infografiche che mettono a confronto dichiarazioni e azioni intraprese sul climate change da parte dei due candidati, dal 2007 a oggi
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