Concordia, ti prendo e ti porto via
CRONACA - Una piattaforma sul fondale marino prospicente all’isola del Giglio per appoggiare e poi rimuovere la Concordia. A raccontare che ne sarà della nave passeggeri arenatasi lo scorso gennaio è il recente articolo di Eleonora de Sabata e Guy Dinmore apparso su Financial Times.
È stata così abbandonata l’idea di eliminare questo enorme colosso - che ha una lunghezza pari a circa 3 campi da calcio e una stazza di 114 mila tonnellate, più del doppio del Titanic - facendolo, letteralmente, a pezzi.
Il relitto invece sarà ruotato, parzialmente sollevato dal fondale e quindi posto su una piattaforma poggiante sul fondale di sabbia e fango attraverso una serie di piloni. Una volta riparato lo scafo, la nave, di nuovo in grado di galleggiare, verrà allontanata dai rimorchiatori.
È questo il piano, tra quelli presentati, che più risponde alla necessità di garantire la massima sicurezza dell'intervento, salvaguardare le attività turistiche ed economiche dell'Isola del Giglio e agire con il minor impatto ambientale possibili