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AMBIENTEECONOMIA

Italia rinnovabile, bella e impossibile?

È stata da pochi giorni presentata dalla Commissione Europea la nuova proposta strategica per il clima e il settore energetico (entro il 2030 riduzione del 40% delle emissioni di gas a effetto serra rispetto ai dati del 1990 e produzione del 27% di energia da fonti rinnovabili). Ne abbiamo parlato con Gianfranco Padovan, presidente di Energoclub, associazione impegnata nella promozione delle rinnovabili in Italia.

Una nuova impronta

L’impronta ecologica non basta, soprattutto quando parliamo delle materie prime necessarie per sostenere le economie dei Paesi industrializzati. Un nuovo studio australiano, pubblicato sulla rivista PNAS, ha mappato e ricalcolato l’impatto ambientale dell’utilizzo delle materie prime in 186 paesi dal 1990 al 2008, introducendo un nuovo indicatore: l’impronta materiale.

Quanto ci costa sovvenzionare le fonti fossili?

AMBIENTE - Ridurre i sussidi alle fonti fossili. Una richiesta che arriva da più voci a partire dal mondo della ricerca fino a Legambiente. A fine novembre tre esperti delle energie rinnovabili hanno pubblicato una lettera su Nature in cui chiedono una moratoria sulla costruzione di nuove centrali elettriche tradizionali per investire, anche, nello sviluppo delle energie rinnovabili. Nel programma di azione della Commissione Europea per la politica ambientale al 2020 si sottolinea come l’eliminazione dei sussidi fiscali legati ai carburanti fossili potrebbe ridurre di oltre 25 miliardi di euro la spesa di 21 Stati membri. La tendenza globale, però, evidenzia una crescita delle fonti fossili. Le ultime stime dell’International Energy Agency sulle sovvenzioni alle fonti fossili si attestano intorno ai 630 miliardi di dollari, in crescita rispetto ai 523 del 2011 e ai 412 del 2010