Valrosandra: Protezione Civile si rifiuta di rispondere
AMBIENTE - Guglielmo Berlasso, presidente della Protezione Civile, ci ha messo quattro giorni (di pressing telefonico mio, ringrazio comunque per la cortesia il suo segretario) per rispondere (per interposta persona) che no "non rilascia interviste in merito all'intervento sugli argini del torrente in Valrosandra effettuato dalla protezione civile la settimana scorsa", e no, a quanto pare non c'è nessun altro che possa rispondere alle mie domande all'interno dell'organizzazione. Nessuno.
Alla faccia della trasparenza. Mi piacerebbe ricordare a Protezione Civile che è al servizio della cittadinanza e non viceversa, e che il dovere di informare (e spiegare vista la situazione controversa) è un dovere, tanto più che, voglio ricordare al pubblico, Protezione Civile è un organo pubblico, posto direttamente sotto la Presidenza del Consiglio dei ministri, che proprio non potrebbe trincerasi dietro a un "no comment". Anche perché è una bella zappata sui piedi se proprio vogliamo commentare questo atteggiamento. Il silenzio stampa mentre tutti dicono di tutto e di più, invece di chiarire la propria posizione e le proprie ragioni (e vogliamo credere che un'organo con un compito così importante di ragioni ne abbia, o dobbiamo pensare che si procede a caso?) è forse una strategia un tantino miope.