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BPA: un componente della plastica che continua a far parlare di sè

SPECIALI - Non possiamo fare a meno di contenitori di plastica nemmeno quando si parla di cibo: in Europa Occidentale il consumo di plastica è triplicato dal 1980 a oggi, assestandosi intorno ai 120 Kg/annui per ciascun abitante. Per produrre alcuni materiali plastici esiste una sostanza che usiamo e studiamo da circa 50 anni: stiamo parlando del Bisfenolo A - meglio conosciuto come BPA - un composto chimico che sta alla base del policarbonato. Il BPA è trasparente, resistente agli urti e alla temperatura, rigido e durevole nel tempo, ma è anche sotto accusa. L'Unione Europea l'aveva già bandito nel 2011 dai contenitori per alimenti dei neonati. Ora il dibattito è ripreso: l'ultimo comunicato stampa dell'EFSA l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, si occupa di nuovo di questa molecola. C'è dunque qualche rischio anche per gli adulti? L'EFSA ha ribadito ancora una volta che le dosi di BPA a cui siamo esposti non costituiscono alcun rischio per la nostra salute.