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La macchina che vede quel che vediamo

FUTURO - È un lavoro che evoca scenari fantascientifici, ancora lontani, ma che potrebbero diventare una realtà concreta. Il risultato ottenuto da Shinji Nishimoto, neuroscienziato dell'Università di Berkeley, è già a dir poco sorpendente. Nishimoto e colleghi infatti sono riusciti ricostruire quale filmato un soggetto stava osservando solo in base all'attivazione cerebrale registrata con una risonanza magnetica funzionale. Come scrivono gli autori stessi nel paper pubblicato lo scorso giovedi su Current Biology "questo tipo di modelli potrebbe permettere la ricostruzione di contenuti mentali dinamici, come per esempio l'immaginazione visiva naturale," e potrebbe "essere usata per decodificare stati mentali involontari (sogni o alluncinazioni), anche se potrebbe risultare difficile determinare se il contenuto decodificato sia accurato."