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Fotoni di speranza

CRONACA - C’è un’italiana, Laura Nevola nel team dell’IRB di Barcellona fra gli autori dell’articolo pubblicato sulla rivista Angewandte Chemie come “very important paper”. E’ Laura Nevola, post doc del laboratorio “disegno, sintesi e struttura di peptidi e proteine” dell’ Istituto di Ricerche Biomediche di Barcellona. Si tratta di utilizzare la luce per controllare l’attività proteica. Attraverso un fascio luminoso sarebbe infatti possibile, secondo il team di scienziati guidati da Pau Gorostiza ed Ernest Giralt, inibire o evitare l’interazione proteica che permette il passaggio di sostanza attraverso la parete cellulare, l’endocitosi. Usare quindi la luce come una sorta di “bacchetta magica” per controllare i processi bilogici. Naturalmente il primo pensiero corre ai possibili studi applicativi di questa tecnica a partire dal dove il controllo dell’endocitosi cellulare potrebbe inibire la proliferazione di cellule alla base della malattia. O ancora la biologia dello sviluppo in cui l’endocitosi ha un ruolo fondamentale nella strutturazione e organizzazione cellulare. Con il fascio luminoso i processi cellulari potrebbero essere volontariamente stimolati o inibiti per favorire o bloccare processi di crescita cellulare

Luce che cura

C’è chi passa due ore ogni giorno sotto la doccia per la costante sensazione di essere sporco, c’è chi non riesce ad allontanarsi da casa per il bisogno di chiudere ripetutamente la porta, c’è chi ha bisogno di scusarsi in continuazione, di sistemare le penne in maniera simmetrica o di dover rifare centinaia di volte il caffè alla macchinetta per il terrore che sia avvelenato.