Che studiare o lavorare in un ambiente ben illuminato o comunque sotto la luce di una lampada sia meglio e renda più efficienti è cosa risaputa, ma grazie a un nuovo studio pubblicato sulla rivista Journal of Cognitive Neuroscience adesso è possibile affermarlo con qualche sicurezza in più, anche dal punto di vista scientifico.
Anche le piante misurano il tempo, ma a differenza dei nostri sofisticati orologi a pila, a loro basta – come direbbe Mary Poppins – solo “un poco di zucchero”. Studiando come alcuni esemplari di Arabidopsis thaliana, quella che noi comunemente chiamiamo “Arabetta comune“, regolano la loro attività biologica nel corso di una giornata, un team di scienziati dell’Università di Cambridge ha recentemente scoperto che l’abilità innata di queste piante a programmare e regolare il tempo è dovuta al loro stesso metabolismo.
SALUTE - Ritmi circadiani. Sicuramente ne avrete sentito parlare un paio di settimane fa in occasione del ritorno all'ora solare. Tutti, o quasi tutti, i telegiornali hanno trasmesso servizi in cui venivano dati consigli per "aiutare il proprio organismo ad adattarsi al cambio di orario e all'arrivo del buio invernale". Il nostro organismo ha infatti un sistema di regolazione interno che funziona proprio come un orologio, lo stesso sistema che causa i problemi di jet-lag.