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Un appello da Città della Scienza (è dolo)

CRONACA (NERA) - Noi di OggiScienza come altri riteniamo che certe importanti opere di educazione e comunicazione delle scienza debbano essere finanziate pubblicamente, che partecipare pesantemente alla ricorstruzione di Città della Scienza, distrutta ieri sera da un rogo, sia cioè un dovere imprescindibile da parte dello Stato. Detto questo capiamo l'affanno, la disperazione di chi questo progetto lo manda avanti giorno per giorno dalla metà degli anni Novamnta, e delle persone che ci lavorano. Per questo motivo rimbalziamo l'appello di CdS. che chiede un contributo a chi volesse donare. Qui trovate tutte le informazioni e l'IBAN di CdS, che non è un fake (come spiegano voci autorevoli, come quella di Marco Cattaneo, direttore delle riviste Le Scienze, Mente&Cervello e NAtional Geographic Italia). Aggiorniamo anche la notizia. Ci giungono voci (che dobbiamo ancora verificare) che abbiano accertato che l'incendio è di origine dolosa

Città della Scienza è bruciata

CRONACA (NERA) - Svegliarsi con la rabbia, e il cuore un po' a pezzi. Città della Scienza, il science centre napoletano (il più grande nel nostro Paese) non esiste più (non vi posto nemmeno il link al loro sito, il server è giù, probabilmente bruciato anch'esso). Raso al suolo, bruciato in una notte. La città di Napoli ha perso un organo vitale delle sua vita culturale, per non parlare dei posti di lavoro andati in fumo. Noi di OggiScienza siamo sgomenti. CdS la conosciamo bene, conosciamo le persone che ci lavorano, con loro abbiamo collaborato, abbiamo ammirato la tenacia nel portare avanti un progetto comune importante, anche nei momenti di difficoltà, sono amici, colleghi. Dell'origine del rogo ancora non si sa nulla, sono già circolate voci sul dolo (qualcuno ha parlato di 4 diversi focolai) ma si tratta di nulla più che gossip. Come può vaporizzarsi in una sola notte una struttura così grande? Evidentemente può (da ricordare che sorgeva in un vecchio stabilimento siderurgico degli inizi del '900, la cui anima era di legno). Qualcuno fa notare che ci sono un po' troppe coincidenze: quattro capannoni che bruciano in una notte come cerini, proprio il lunedi sera quando è tutto chiuso e non c'è pericolo per nessuno (e quasi nessuno a dare l'allarme). Se dolo è lo scopriremo presto. Se non lo fosse, resta una magra consolazione.