Compie quarant’anni Marco Cavallo, la macchina teatrale di legno e cartapesta realizzata collettivamente nel 1973 all’interno del manicomio aperto di Trieste, rappresentando allora un simbolo di libertà e riconquista della cittadinanza per gli internati.
CRONACA - Uno studio controverso che è stato per anni il riferimento per i sostenitori del movimento "ex-gay" viene ritrattato dal suo autore.
CRONACA - Uno studio controverso che è stato per anni il riferimento per i sostenitori del movimento "ex-gay" viene ritrattato dal suo autore.
Luca era gay cantava Povia in un pezzo che, volente o nolente, ha fatto conoscere al grande pubblico italiano (in maniera oserei dire piuttosto ingenua, per essere gentili) un argomento scottante, e cioè quello dell "cura dell'omosessualità". Non stiamo parlando di folkoristiche cadute di stile, come quello sulla presunta terapia omeopatica dell'omosessualità) ma di un ben più preoccupante fronte di opinione che sostiene che l'omosessualità sia una malattia mentale e che dunque possa essere curata proprio come si curano altre malattie mentali (e sì, esistono anche cliniche specializzate). Non che sia una novità: fino al 1973 - quando è stata depennata - l'omosessualità figurava come distrubo psichiatrico nel Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (lo stranoto DSM). Per fortuna da bel po' è chiaro che la stragrande maggioranza di medici, piscologi e scienziati in genere (e dell'opinione pubblica) non la considera più tale, ma, si sa, le cattive abitudini sono dure a morire