CRONACA - La Luna è vicina e per la precisione ha raggiunto il perigeo la notte fra il 5 e il 6 maggio. Il nostro satellite si è avvicinato fino a una distanza inferiore a 357.000 chilometri (contro l'abituale media di 370.000 chilometri), con la conseguenza di apparire molto grande. Un evento normale - di perigei lunari ne avvengono parecchi durante l'anno - e previsto, reso però spettacolare dalla coincidenza con la fase di Luna piena (cosa che accade circa una volta all'anno). Risultato: in media la Luna è apparsa il 14% più grande del solito. Qui trovate un approfondimento.
Il bello della rete è che quando poi succedono cose spettacolari nel cielo, le si può monitorare da tutto il mondo. Su Flickr in poche ore sono spuntate centinaia di foto della superluna, da ogni angolo del globo. Ve ne proponiamo una selezione.
Il bello della rete è che quando poi succedono cose spettacolari nel cielo, le si può monitorare da tutto il mondo. Su Flickr in poche sono spuntate centinaia di foto della superluna, da ogni angolo del globo. Ve ne proponiamo una selezione.
IL PARCO DELLE BUFALE - La "super" Luna - qualche giorno prima del terremoto che ha innescato lo tsunami, il noto astrologo britannico Richard Nolle aveva previsto che, visto che la Luna si stava avvicinando al suo perigeo, cioè il punto più vicino alla Terra che il satellite può raggiungere orbitandole attorno (cosa che accade una volta al mese), e che in particolare questo 19 Marzo, a Luna piena, sarebbe è stato il più prossimo alla Terra degli ultimi 19 anni, il tutto avrebbe causato eventi catastrofici come, appunto, terremoti e maremoti. Le superlune, come le chiama l'astrologo, avrebbero sempre portato con loro immani catastrofi.
Nella Rete, insensate affermazioni come questa sono state immediatamente elevate al rango di teorie scientifiche, specialmente dopo il terremoto. Tra le vittime della disinformazione, anche il "meteorologo" britannico John Kettley che, contrariamente a quanto riportato in genere, aveva assicurato che la Luna NON poteva innescare terremoti ma che, forse, poteva influire significativamente sul tempo atmosferico e sulle maree limitatamente alle zone costiere. In realtà, meteorologo Kettley lo è diventato solo da noi perché si tratta invece di un popolare presentatore delle previsioni del tempo britannico.