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La bellezza del vento

ARTE, MUSICA E SPETTACOLI - Vi segnalo questa infografica animata (in tempo reale) che usa i dati meteorologici sul vento (negli USA). Bella vero? La mappa è fatta utilizzando i dati del National Digital Forecast Database, un sistema di monitoraggio meteorologico con centraline di raccolta dati disseminate negli USA (oltre ai dati sul vento raccolgono anche temperatura, umidità, ecc.). Le informazioni sono poi combinate con dati satellitari e algoritmi meteorologici. Tutti i dati del servizio sono accessibili in forma anche grezza (non solo come previsioni del tempo). Flowing Media, l'azienda che ha creato questa visualizziaione è stata creata da Fernanda Viégas e Martin Wattenberg che sono a capo del gruppo di ricerca di visualizzazione "Big Picture"di Google (con sede a Cambridge, nel Massachusetts). Qui trovate informazioni sul progetto.

Le rinnovabili? Un gioco da ragazzi

LA VOCE DEL MASTER - La prima tappa ufficiale è stata Roma, al museo dei bambini Explora. Dalla capitale italiana, la mostra "Energy Island" - stesso nome, sottotitolo "Alla scoperta delle energie rinnovabili" tradotto ogni volta in una lingua diversa - si è spostata in Scozia al Satrosphere Science Center, poi s'è trasferita in Estonia, all'Energiakeskus di Tallin e ha fatto tappa in Germania all’Universum di Bremen. Ora è, ancora per qualche giorno, al Palais de la Découverte di Parigi, fino al 15 maggio. Dalla Francia arriverà in Svizzera al Kindercity di Zurigo per approdare nel nuovo Welios Science Centre Wels in Austria dove rimarrà fino ad aprile 2012. L'innovativo esperimento di mostra itinerante è promosso dalla rete SCICOM che riunisce musei e science center europei, tra cui lo stesso museo Explora di Roma.

Non c’è più la Bora di una volta

NOTIZIE - Leggo sui giornali che da almeno due settimane la Bora infuria su Trieste senza tregua. Sarà, ma da qui la situazione non appare così tragica. Mi sento di rassicurare il resto dello stivale, stiamo tutti bene e, a parte qualche momento, il vento che ha tirato in questi giorni qui agli autoctoni ha scompigliato al massimo i capelli. Anzi vista la coincidenza della Barcolana due week end fa è stato il benvenuto. Niente a che fare con certi giorni d’inverno in cui a camminare troppo vicini agli edifici si rischia di prendere una lastra di vetro sulla testa. In ogni caso se poi chiedessimo a qualche anziano (e qui a Trieste non sono pochi) ci direbbe sicuramente che “non c’è più la bora di una volta”, e che questa non è che un pallido fantasma del vento che fu nel secolo scorso (secondo me è vero. Negli ultimi anni qui è persino apparsa la nebbia - ! – fenomeno del tutto sconosciuto in quest’area solo qualche decennio fa). A dare ragione ai vecchi triestini ora ci si mette anche uno studio pubblicato ieri su Nature Geoscience, secondo il quale è proprio vero che l’intensità dei venti nell’emisfero nord è diminuita negli ultimi decenni, e la causa (almeno per il 60% del fenomeno) sarebbe, udite udite, il generalizzato aumento di vegetazione.