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Twitter legge il pensiero

Un team dell’Università del Wisconsin usa il popolare social network per connettere alla rete anche le persone con paralisi spinali


“USING EEG TO SEND TWEET” (sto usando un elettroencefalogramma per mandare questo tweet): questo è il messaggio che il primo aprile Adam Wilson ha postato su Twitter, un servizio di internet che raggiunge intere comunità di utenti mandando brevi messaggi. Niente di strano se non che, come scritto nel messaggio, il testo è stato formulato e inviato solo attraverso le onde cerebrali di Wilson, registrate attraverso un apparecchio per l’elettroencefalogramma.

Al Laboratorio di Interfacce Neurali dell’Università del Wisconsin i ricercatori sono particolarmente interessati agli aspetti applicativi, quotidiani si potrebbe dire, delle interfacce cervello-computer. Questi dispositivi infatti non sono ormai più una frontiera della tecnologia ma delle piattaforme che destano l’interesse degli scienziati che cercano soluzioni concrete per le persone con problemi motori.

Il messaggio del primo aprile deve molto a BCI2000, un software sviluppato dal Justin Williams, a capo del laboratorio dell’Università del Wisconsin, e da Gerwin Schalk, un esperto di lesioni neurali del Centro Wadsworth, che traduce le variazioni di campo elettrico indotte dal pensiero – rilevate sullo scalpo di un individuo – in informazioni che un computer usa per muovere un cursore sullo schermo.

Il software è attualmente utilizzato da 120 laboratori in tutto il mondo, ma i suoi usi fino a oggi sono stati piuttosto limitati. “La maggior parte degli esperimenti sono stati semplicemente degli esercizi scientifici, che miravano a scrivere delle cose, senza poi fare nulla con queste parole scritte,” commenta Williams. “Volevamo render chiaro che questo non è quello che una persona vuole comunicare, specialmente nell’era di internet.”

La ricerca di Williams e colleghi va direttamente incontro alle richieste delle persone paralizzate. I social network sono ormai strumenti usati quotidianamente da milioni di utenti di internet e anche gli individui con lesioni spinali desiderano come tutti poter accedere a questo tipo di servizi.

Servizi più “vecchi” di internet, come le semplici e-mail si sono rivelati di più difficile utilizzo con BCI2000 rispetto a questi nuovi social network. “Twitter è molto intuitivo. Risolve tutte quelle cose con cui abbiamo combattuto al lungo nel tentativo di semplificare la vita ai pazienti. Mette i messaggi dove è facile trovarli. Dice al mondo quello che stai facendo, quello che stai pensando, quello che stai scoprendo. Tutto ciò è perfetto per i pazienti e le loro famiglie.”

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Federica Sgorbissa
Federica Sgorbissa è laureata in Psicologia con un dottorato in percezione visiva ottenuto all'Università di Trieste. Dopo l'università, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Da qui varie esperienze lavorative, fra le quali addetta all'ufficio comunicazione del science centre Immaginario Scientifico di Trieste e oggi nell'area comunicazione di SISSA Medialab. Come giornalista free lance collabora con alcune testate come Le Scienze e Mente & Cervello.