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Una mappa per l’influenza suina

Mappa dei focolai epidemici confermati
La mappa dei focolai epidemici confermati

La probabilità di epidemia è alta ma ancora evitabile. È quanto afferma l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che, come appena dichiarato in una conferenza stampa a Ginevra dal vice-direttore Keiji Fukuda, mantiene alto il livello di allerta pandemica

Al 28 aprile in Italia non è stato segnalato nessun caso di influenza suina. In Messico, dove intorno la metà di marzo si sono manifestati i primi casi, sono stati riportati 1840 casi probabili di influenza e 84 morti. Il Governo degli Stati Uniti conferma 40 casi, mentre in Nuova Zelanda sono stati confermati altri 3 casi. Il virus si muove anche da questa parte dell’Oceano: 2 casi sono stati accertati in Gran Bretagna, 2 in Spagna, altri due in Israele.
L’influenza suina è una malattia respiratoria acuta dei maiali causata da virus influenzali del tipo A. I virus responsabili dell’influenza, isolati per la prima volta negli anni Trenta del Novecento, si manifestano nel tardo autunno e in inverno, proprio come accade per la nostra influenza.

Come tutti i virus influenzali anche quelli dell’influenza suina mutano continuamente: negli anni sono emerse diverse varianti e, a oggi, sono stati identificati 4 sottotipi principali di virus influenzali di tipo A: H1N1, H1N2, H3N2 e H3N1. I primi test in laboratorio indicano che il ceppo virale responsabile dell’epidemia che sta seminando il panico in questi giorni è un nuovo sottotipo del virus A/H1N1 mai rilevato prima, né nei maiali né nell’uomo. Laboratori di tutto il mondo sono al lavoro per la ricerca di un vaccino e al momento sono disponibili due tipi di farmaci antivirali per il trattamento dell’influenza: l’oseltamivir e lo zanamivir.

Seguendo le indicazioni del Regolamento sanitario internazionale, il 25 aprile il Direttore generale dell’Oms, Margaret Chan, ha dichiarato l’evento un’emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale e il 27 aprile ha innalzato il livello di allarme alla fase 4, un passaggio che segna un salto di qualità significativo rispetto al rischio pandemico, a quando cioè è stato provata la trasmissione da uomo a uomo del virus influenzale. Insomma niente panico ma attenzione.
In Italia, dal 24 aprile è attiva la rete di sorveglianza Influnet, a cura del Ministero della Salute, in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità. Aggiornamenti sull’influenza saranno pubblicati nei prossimi giorni dal notiziario di Epicentro, sito del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell’Istituto superiore di sanità,

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