Gli entomologi dell’Università della California di Riverside in uno studio apparso sulla rivista PNAS hanno scoperto che le formiche segnalano che sono vive con particolari sostanze chimiche
In colonie così numerose è importante rimuovere con efficienza i cadaveri degli individui morti dal nido, e le formiche sono notoriamente molto efficienti in questo compito. Fino a oggi gli scienziati credevano che usassero come segnale l’odore di decomposizione, ma un nuovo studio di Dong-Hwan Choe, entomologo dell’Università della California di Riverside, USA, e colleghi dimostra che è esattamente il contrario: questi insetti, quando sono vivi, segnalano il loro stato vitale con specifiche sostanze chimiche, che svaniscono velocemente in caso di morte.
In pratica le formiche morte vengono identificate grazie all’assenza di segnali vitali. Choe e compagni hanno osservato un campione di formiche argentine – raccolte da un albero di agrumi nel campus universitario – confermando che gli insetti erano in grado di identificare le compagne morte molto prima che qualsiasi processo di decomposizione avesse inizio. Secondo i ricercatori due sono le sostanze chimiche che frenano il trasporto dei cadaveri, il dolicodiale e l’iridomirmecino, che si volatilizzano velocemente dopo la morte: in soli 10 minuti si dimezzano.