ESTERI

Bugiarda è l’immagine

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Photoshop, il celebre programma di editing video, rischia di creare qualche problema alla complessa macchina dell’editoria scientifica: sono infatti sempre di più i giornali che riportano problemi con le immagini sottoposte dagli scienziati, che in più di un caso risultano manipolate. Il grido di allarme è stato lanciato da Virginia Barbour, direttore della rivista PLoS One Medicine, che in un recente ciclo di conferenze sul plagio  ha riportato i dati sconcertanti di uno studio pilota, ma Barbour non è l’unica preoccupata per l’aumentare dei casi di immagini fasulle.

“Tutto viene sottomesso per via elettronica, e questo rende la manipolazione delle immagini molto più semplice.” ha commentato Barbour.

Nello studio sono state controllate tutte le immagini negli articoli già accettati per la pubblicazione su PLoS Biology e PLoS Medicine nel periodo di un anno (a partire dal 2008). Per quanto riguarda la prima rivista su un periodo di due mesi sono emersi problemi con 5 immagini da 3 studi, su un totale di 35 articoli controllati. Secondo quanto riportato da Barbour anche nel periodo restante dell’anno i livelli erano simili. PLoS Medicine nel corso di un anno ha ugualmente incontrato problemi con 5 immagini su tre articoli, su un totale di 13 lavori controllati. In tutti i casi le spiegazioni ottenute dai ricercatori sono state soddisfacenti e alla fine nessuno degli articoli è stato respinto. Il problema comunque per Barbour resta  grave: i ricercatori non ritengono che manipolare le immagini è una falsificazione dei dati, ma di fatto lo è: “c’è una cultura diffusa nelle università secondo cui ‘giocare’ con le immagini è una pratica accettabile, e bisogna fare in modo che questo atteggiamento sparisca,” ha spiegato Barbour.

Molti altri giornali sono d’accordo con le preoccupazioni di Barbour, come Linda Miller direttore esecutivo di Nature: “la gente non coglie la differenza fra l’abbellimento di un’immagine e la frode.”

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Federica Sgorbissa
Federica Sgorbissa è laureata in Psicologia con un dottorato in percezione visiva ottenuto all'Università di Trieste. Dopo l'università, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Da qui varie esperienze lavorative, fra le quali addetta all'ufficio comunicazione del science centre Immaginario Scientifico di Trieste e oggi nell'area comunicazione di SISSA Medialab. Come giornalista free lance collabora con alcune testate come Le Scienze e Mente & Cervello.