IL PARCO DELLE BUFALEPOLITICA

Ancora sulle NON raccomandazioni dell’OMS in fatto di omeopatia

Guglielmo Pepe “sdogana” l’omeopatia ma, al contrario di quanto dice il direttore di “Salute” di Repubblica, l’OMS non fa altrettanto

POLITICA – Credevo che fosse un argomento chiuso, almeno da un certo punto di vista. La scorsa settimana si era chiarito l’equivoco sul famigerato comunicato stampa dal titolo “L’organizzazione mondiale della sanità decreta l’ingresso dell’omeopatia nel gruppo delle medicine tradizionali e ne raccomanda l’integrazione nell’ambito delle cure primarie”. Persino Davide Palmero, responsabile dell’Ufficio stampa AIOT che aveva divulgato un pochino superficialmente il comunicato riprendendolo da un’altra fonte altrettanto superficiale si era scusato dell’errore e aveva rettificato spiegando che l’OMS non raccomanda affatto l’omeopatia fra le cure primarie (lo vedete nei commenti sotto l’articolo della scorsa settimana).

Non intendo qui entrare nel merito del dibattito sull’efficacia dei trattamenti omeopatici, discussione ben più seria e su altri livelli, che affronteremo certamente in separata sede. Quello che però mi sconvolge è la superficialità (voglio credere che non sia malafede) di certi giornalisti piuttosto in vista. Oggi sull’inserto Salute del quotidiano la Repubblica, l’editoriale del direttore, Guglielmo Pepe, riporta pari pari il contenuto del famigerato comunicato stampa errato e dichiara candidamente che L’OMS “sdogana” l’omeopatia. “L’OMS ha pubblicato infatti un memorandum che in sostanza la “sdogana” [l’omeopatia], consigliando di inserirla come cura da integrare alle terapie primarie”, scrive Pepe.

Ebbene, se non fosse ancora chiaro (e sull’articolo della settimana scorsa è documentato tutto, comprese le scuse da parte di chi ha sbagliato a scrivere la notizia) non è così: l’OMS raccomanda che si adottino criteri standard e comuni sulla sicurezza dei rimedi omeopatici, e, riporto fedelmente da quanto scritto sul sito dell’OMS, “Il documento comunque non fa alcun riferimento alle questioni sull’efficacia e sull’utilizzo clinico”.

Condividi su
Federica Sgorbissa
Federica Sgorbissa è laureata in Psicologia con un dottorato in percezione visiva ottenuto all'Università di Trieste. Dopo l'università, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Da qui varie esperienze lavorative, fra le quali addetta all'ufficio comunicazione del science centre Immaginario Scientifico di Trieste e oggi nell'area comunicazione di SISSA Medialab. Come giornalista free lance collabora con alcune testate come Le Scienze e Mente & Cervello.