CRONACA

Solitari, ma attenti all’altro

Osservato per la prima volta l’apprendimento sociale  in una specie non sociale, la tartaruga a zampe rosse

NOTIZIE – Anche l’animale più solitario può imparare dai suo pari. È il caso della tartaruga a zampe rosse, Geochelone carbonaria, che vive una vita talmente appartata da non essere nemmeno allevata dai genitori da piccola. Come ha osservato Anna Wilkinson, dell’Università di Vienna, in laboratorio questi animali hanno dimostrato di saper utilizzare i suggerimenti di altri esemplari per risolvere un compito che veniva loro posto dagli sperimentatori.

“È la prima dimostrazione di apprendimento sociale in un rettile,” ha commentato la scienziata. Ed è anche la prima volta che si prova che un animale non sociale può completare in compito che non riesce a fare da solo, dopo aver osservato il comportamento dei suoi simili. Questa scoperta mette alla prova l’assunzione che l’apprendimento sociale si sia evoluto per venire incontro alle necessità di una vita in comune con gli altri.

Gi scienziati infatti hanno sempre osservato apprendimento di tipo sociale in quelle specie di mammiferi, uccelli e insetti,che vivono in gruppi più o meno numerosi, associando perciò le due cose. Come scrive Wilkinson sulla rivista Biology letters, potrebbe anche darsi che osservare gli altri sia semplicemente un modo con cui qualsiasi animale con buone capacità di apprendere, con abitudini sociali o no, aumenta le probabilità di successo.

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Federica Sgorbissa
Federica Sgorbissa è laureata in Psicologia con un dottorato in percezione visiva ottenuto all'Università di Trieste. Dopo l'università, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Da qui varie esperienze lavorative, fra le quali addetta all'ufficio comunicazione del science centre Immaginario Scientifico di Trieste e oggi nell'area comunicazione di SISSA Medialab. Come giornalista free lance collabora con alcune testate come Le Scienze e Mente & Cervello.