Perché i cani inclinano la testa?
La letteratura sul tema è scarsa, ma secondo un nuovo studio questo movimento è legato ai processi mentali di fronte a uno stimolo di cui già conosciamo il significato.
Perché i cani inclinano la testa di lato quando ci rivolgiamo loro? A inserire la domanda su un motore di ricerca, troverete diverse spiegazioni, come per esempio che questo comportamento consenta loro una visuale migliore e aiuti così la comunicazione, perché permetterebbe di vedere meglio il nostro volto. Ma in una short communication recentemente pubblicata sulla rivista Animal Cognition viene suggerita un’altra ipotesi: inclinare la testa sarebbe un comportamento legato a un processo mentale di fronte a uno stimolo percepito come significativo.
Dai cani “geniali” all’inclinazione della testa
La nuova pubblicazione nasce a valle di una ricerca condotta dagli etologi della Eötvös University, della quale OggiScienza aveva già raccontato, dedicata ad approfondire le caratteristiche dei cani “geniali” – quegli individui, cioè, in grado di imparare un vasto numero di parole. Nello specifico, si trattava dei nomi di alcuni giocattoli, e alcuni dei cani inclusi nei test si erano rivelati dei veri e propri campioni, tanto da essere stati definiti dai ricercatori gifted word learners.
Proseguendo gli studi, gli autori del nuovo lavoro avevano iniziato a mettere a confronto questi “geni” canini, tutti appartenenti alla razza border collie, confrontandoli con cani più “normali” (sotto l’aspetto dell’apprendimento di parole) di altre razze. Il lavoro è stato condotto nell’arco di diversi mesi, durante i quali imparavano i nomi di alcuni giocattoli: questi erano posti in una stanza e il cane doveva portare quello giusto su richiesta del proprietario quando questi ne nominava uno. Da una sessione all’altra dell’esperimento, venivano inseriti nuovi giocattoli di cui il cane doveva imparare il nome.
Alla fine del periodo di test, i ricercatori avevano individuato alcuni individui (sette sui 40 compresi nell’esperimento) in grado di apprendere rapidamente una decina o più di nomi di giocattoli e di ricordarli a distanza di mesi, mentre i cani “normali” arrivavano al massimo a un paio. Ma avevano anche osservato qualcos’altro: questi cani tendevano anche a inclinare la testa molto più spesso rispetto agli altri. Poiché sia i cani “normali” sia i gifted word learners avevano avuto un periodo di training di eguale lunghezza, i protocolli applicati erano gli stessi e avevano avuto la stessa familiarizzazione con il nome dei giochi, scrivono i ricercatori nell’articolo, l’essere familiari allo stimolo stesso non basta, da solo, a spiegare questo comportamento. In altre parole, lo esibivano solo i cani che avevano imparato ad associare la parola all’oggetto. «Abbiamo quindi deciso di scavare più a fondo», spiega a Science Andrea Sommese, primo autore dello studio.
Un comportamento noto ma ancora poco indagato
Una veloce ricerca su internet ha evidenziato la mancanza di letteratura scientifica al riguardo. Come dicevamo a inizio a articolo, diverse sono le ipotesi suggerite, dal fatto che l’inclinazione della testa consenta al cane di vedere meglio, alla possibilità che così possano invece ascoltare meglio. Sempre su Science, Sommese racconta di aver trovato anche un’ipotesi secondo cui questo comportamento è più frequente nei cani di canile, perché sanno che piace agli umani! Ma di studi veri e propri c’è ancora molta scarsità, se si esclude qualche lavoro legato a specifiche patologie veterinarie.
Andando a studiare meglio i risultati dei loro esperimenti, i ricercatori hanno potuto quantificare le volte in cui i cani inclinano la testa: quelli “geniali”, i gifted word learners, lo fanno il 43% delle volte in cui è richiesto di portare loro un giocattolo (a fronte del 2% appena delle volte in cui lo fanno i cani “normali”), anche se il comportamento non influenza poi l’identificazione e il riporto del gioco corretto. Inoltre, l’inclinazione sembra avere un lato preferito, a destra o a sinistra, per ciascun individuo, indipendente dalla posizione del padrone che dà l’ordine di riporto. Di conseguenza, è difficile supportare la teoria secondo cui l’inclinazione della testa aiuti il cane a sentire meglio il tono o le parole pronunciate dall’umano. Di per sé, che l’inclinazione avvenga preferenzialmente a destra o a sinistra non sorprende troppo i ricercatori, perché, scrivono, è già stato osservato che i cani usano più una zampa dell’altra in alcuni test, e vi sono alcune prove a supporto della lateralizzazione, nel cervello del cane, durante il processamento delle vocalizzazioni umane.
Da cosa potrebbe dipendere, dunque, l’inclinazione della testa? La risposta suggerita dai ricercatori è che questo comportamento sia da mettere in relazione all’ascolto di parole che per i cani hanno un significato e sia un segno di aumentata attenzione. È anche possibile, aggiungono, che sia associato al cercare di mettere in relazione la parola udite con l’immagine visiva dell’oggetto nominato, insomma che sia associato a uno sforzo di memoria.
Naturalmente, questo lavoro è il risultato di osservazioni preliminari. Tuttavia, fornisce quello che potremmo chiamare uno spunto interessante per approfondire e arricchire le conoscenze ancora straordinariamente scarse che abbiamo su questo tipo di comportamento. Per esempio, concludono i ricercatori, sarà importante capire quanto il comportamento è frequente nei border collie e quanto sia generalizzabile ad altre razze.
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